Commissione Ue: vietare l’export del tonno rosso. A lavoro per proteggere la specie

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Commissione Ue: vietare l’export del tonno rosso. A lavoro per proteggere la specie

Dopo un lungo braccio di ferro, la Commissione europea si è schierata per l’inserimento del tonno rosso nella Cites, la convenzione di Washington per la tutela delle specie a rischio estinzione. L’Europa si prepara dunque a gettare tutto il suo peso nella battaglia per la difesa del tonno all’incontro della Cites che si terrà nel prossimo marzo a Doha. Calcolando che gli Stati Uniti sembrano orientati ad appoggiare la proposta, si delinea un fronte conservazionista piuttosto ampio. Se prevarrà, per la prima volta una specie largamente commercializzata finirà nella lista rossa, assieme al leopardo, alla foca monaca, al panda.
Il verdetto della Commissione non era scontato: il contrasto tra la direzione generale dell’Ambiente e quella che sostiene gli interessi della pesca è stato duro. Da una parte il greco Stavros Dimas, che ha ricordato il calo drammatico delle popolazioni mediterranee di tonno, dall’altra Joe Borg, di Malta, uno dei paesi con interessi consistenti nella pesca del tonno. A determinare l’esito dello scontro è stato il peso di paesi come Gran Bretagna, Francia, Germania, Olanda e Austria. Il blocco contrapposto, formato da Italia, Spagna e Malta, al momento non sembra in grado di formare la minoranza di blocco che servirebbe a rovesciare il parere della Commissione in sede di Consiglio dei ministri.
Del resto i numeri forniti dagli esperti della Commissione mostrano un quadro che non lascia spazio a molte mediazioni: circa 8 tonni su dieci sono spariti nel corso degli ultimi 50 anni. Una razzia determinata dalla potente molla del mercato giapponese che trasforma in sushi l’80-90 per cento dei tonni pescati nel Mediterraneo. L’inclusione nella lista Cites bloccherebbe automaticamente la possibilità di esportare il tonno rosso e le sue parti: un provvedimento radicale che, nell’arco di alcuni anni, potrebbe aiutare le popolazioni del Mediterraneo a riprendersi.

Fonte: cianciullo.blogautore.repubblica.it

 

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