Omicidio Carmela Quaranta, nuovi dettagli dopo arresto: sarebbe stata strangolata con una corda
| di Luigi Martino
Gli inquirenti al lavoro senza sosta: fermato l’ex compagno. Indagato anche un amico per concorso in omicidio
MERCATO SAN SEVERINO – Nuovi e inquietanti dettagli emergono dalle indagini sulla morte di Carmela Quaranta, la 42enne trovata senza vita la sera di Pasqua nel suo appartamento di via Trieste. Secondo gli ultimi accertamenti, la donna sarebbe stata uccisa nella notte tra il 18 e il 19 aprile, strangolata con una piccola corda. Un elemento cruciale che aggiunge un tassello determinante all’inchiesta e rafforza la posizione dell’accusa nei confronti dell’ex compagno, Gerardo Sellitto, arrestato nei giorni scorsi con l’accusa di omicidio volontario.
Il fermo è stato eseguito dai carabinieri del nucleo operativo, coordinati dal capitano Massimo Avallone, su disposizione del sostituto procuratore Viviana Vessa della Procura di Nocera Inferiore. Sellitto, 56 anni, è stato trasferito nel carcere di Fuorni e comparirà davanti al giudice per l’udienza di convalida entro le prossime 48 ore.
Le indagini, avviate immediatamente dopo il ritrovamento del cadavere, vanno avanti da oltre un mese con il supporto di analisi tecniche, testimonianze e intercettazioni. In questa fase dell’inchiesta è coinvolto anche un secondo uomo, N.G., amico di Sellitto, indagato a piede libero per concorso in omicidio.
Dagli elementi finora raccolti, gli investigatori ritengono che Sellitto si trovasse nell’abitazione della vittima proprio nelle ore compatibili con il delitto. I riscontri su celle telefoniche, tabulati, video di sorveglianza e dati GPS lo collocherebbero sul luogo del crimine la notte in cui Carmela fu uccisa. Il suo racconto, fornito in due diverse occasioni agli inquirenti, presenta numerose incongruenze rispetto alla ricostruzione degli investigatori.
A destare ulteriori sospetti, il comportamento di Sellitto nei giorni successivi al delitto: fu lui stesso, infatti, ad avvisare le figlie che la madre non rispondeva più al telefono. Un gesto che, secondo chi indaga, potrebbe essere stato un tentativo di depistaggio o di costruzione di un alibi. Alcune intercettazioni telefoniche hanno inoltre rivelato discussioni su presunti viaggi all’estero, elemento che ha fatto scattare il fermo per pericolo di fuga.
Ulteriori conferme sono arrivate dalle immagini di videosorveglianza e dal sonoro captato da una telecamera all’interno del condominio dove viveva la vittima: si sentono urla indistinte e il rumore dell’ascensore che si apre e si chiude, proprio nelle ore in cui sarebbe avvenuto il delitto.
Carmela è stata trovata in pigiama, coperta fino al torace, con evidenti segni sul collo, il volto gonfio e cianotico. Accanto al corpo, due macchie di sangue e un fazzoletto sporco. Il suo cellulare era sparito, e i due indagati rispondono anche dell’accusa di furto. I carabinieri del Ris hanno prelevato diversi oggetti dall’abitazione: dispositivi elettronici, documentazione e tracce biologiche, tuttora al vaglio degli esperti.
Gli inquirenti ipotizzano che quella notte Sellitto non fosse solo. Le immagini registrate mostrano due figure non identificate dirigersi verso l’appartamento della donna, compatibilmente con l’orario del delitto. Il presunto complice sarebbe stato in compagnia dell’arrestato prima e dopo l’omicidio, circostanza ora sotto la lente degli investigatori.
Il movente resta ancora incerto: si parla di denaro o di dinamiche personali non del tutto chiarite. Quel che è certo è che il lavoro degli inquirenti sta portando alla luce un quadro sempre più nitido e drammatico, su una vicenda che ha sconvolto l’intera comunità.
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