Dal 1° novembre 2025 entra in vigore un pacchetto di novità che cambierà il modo in cui gli italiani conseguono la patente di guida. Tra rincari, nuove ore di lezione obbligatorie e direttive europee in arrivo, ottenere la patente B sarà un po’ più caro ma anche più impegnativo.
Aumenti in vista per gli aspiranti automobilisti
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha aggiornato, dopo quasi quarant’anni, la normativa che regola le tariffe legate agli esami di guida. La principale novità riguarda il compenso degli esaminatori: non sarà più calcolato sulla base della distanza percorsa per raggiungere la sede d’esame, ma consisterà in un rimborso fisso di 275 euro per ogni sessione pratica, di cui 100 euro per le spese e 175 euro come straordinario.
Tradotto: per ogni gruppo di 6-7 candidati, il costo medio a carico di ciascun allievo si aggirerà intorno ai 39-40 euro, cui si aggiungono le spese per i veicoli e la logistica. Il risultato sarà un aumento stimato di circa 10-15 euro per ogni candidato.
A questo si sommerà un ulteriore adeguamento a partire da gennaio 2026, quando un decreto interministeriale aggiornerà anche i diritti della Motorizzazione. Nel complesso, conseguire la patente B costerà almeno 20 euro in più rispetto a oggi, con variazioni in base alla città e alle tariffe applicate dalle autoscuole.
Più ore obbligatorie al volante
Il nuovo Codice della Strada prevede inoltre un incremento delle ore di guida obbligatorie, che passano da sei a otto. Le lezioni, da svolgere con istruttore autorizzato e veicolo dotato di doppi comandi, dovranno includere esercitazioni su autostrade, strade extraurbane, percorsi secondari e guida notturna.
Considerando che le tariffe delle autoscuole variano tra 40 e 60 euro l’ora, la spesa minima per completare la formazione passerà da circa 300 a oltre 400 euro.
Patente a 17 anni: l’Europa accelera
Un’altra importante novità arriva da Bruxelles. Il Parlamento europeo ha approvato due direttive che aprono la possibilità di conseguire la patente già a 17 anni, purché si guidi in modalità accompagnata fino alla maggiore età. Gli esami teorici e pratici saranno inoltre aggiornati per includere temi legati a uso del cellulare, angoli ciechi, sistemi di assistenza alla guida e sicurezza di pedoni e ciclisti.
Per i neopatentati sarà introdotto un periodo di prova di almeno due anni, con sanzioni più severe in caso di infrazioni gravi, come eccesso di velocità o guida in stato di ebbrezza.
Durata del documento e tempi di attuazione
Le nuove direttive prevedono anche una revisione della durata delle patenti: validità di 15 anni, riducibile a 10 negli Stati dove il documento funge anche da carta d’identità, come in Italia.
Il recepimento da parte dei Paesi membri avverrà entro tre anni dalla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, con un ulteriore anno per la piena applicazione. Ciò significa che in Italia le nuove disposizioni europee, inclusa la patente a 17 anni, potrebbero entrare in vigore tra la fine del 2028 e l’inizio del 2029.
Un percorso più costoso, ma anche più formativo
Tra aumenti, nuove regole e più ore obbligatorie, ottenere la patente diventa un investimento più impegnativo, ma anche un percorso potenzialmente più completo e consapevole. L’obiettivo dichiarato del Ministero è migliorare la preparazione alla guida e garantire maggiore sicurezza sulle strade — anche se, per molti candidati, il primo ostacolo da superare sarà il portafoglio.


