Pnrr, in provincia di Salerno partiti meno del 10% dei progetti

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Pnrr, in provincia di Salerno partiti meno del 10% dei progetti

Una giornata di studio ed approfondimento sull’attuazione del PNRR, promossa dall’associazione dei costruttori edili salernitani, alla presenza del vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola. Si è tenuta ieri al centro Studi Ance Aies di Salerno presso la sala conferenza del Savoy Beach Hotel durante la quale è emerso che meno del 10% dei progetti attualmente finanziati con il PNRR, in provincia di Salerno, sono stati avviati.

La relazione

Sugli 11 miliardi e 462 milioni di euro destinati alla Campania per investimenti di interesse per il settore delle Costruzioni, la provincia di Salerno pesa per il 21,7% con una quota di progetti pari a 2 miliardi e 489 milioni di euro. Ma il nodo cruciale, al centro del dibattito, che ha poi toccato anche l’attualissima questione del Superbonus, sta proprio nell’effettiva capacità di spendere le risorse e realizzare le opere finanziate. Dalla relazione elaborata dal centro Studi Ance Aies Salerno emergono, in particolare, due principali difficoltà: la mancanza di progetti esecutivi da portare in appalto e la carenza di personale della Pubblica Amministrazione. A ciò vanno aggiunte ulteriori criticità, quali l’emergenza collegata al caro materiali, la crisi energetica, l’aumento dell’inflazione, la carenza di manodopera e di figure professionali.

Le parole di Ance

«Il risultato complessivo è che gli Enti, pur avendo avuto la assegnazione di ingenti fondi, non riescono a mettere in campo le azioni utili alla realizzazione degli stessi» si legge nella parte finale della relazione del centro Studi a cura del professor Carmine Lubritto dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”.  «Occorre un piano strategico di interventi che servono per la crescita del territorio in tutti i settori – evidenzia il direttore provinciale di Ance, Giovanni Veneri – Se si vuol fare la corsa dietro al singolo bando non si va da nessuna parte. Occorre sinergia tra gli Enti e capire ciò di cui realmente abbiamo bisogno, per avviare un processo di sviluppo duraturo». 

Bonavitacola

Ad evidenziare la necessità di un cambio di passo, infine, i il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola: «Il PNRR, così come concepito, rischia di alimentare ulteriormente le divisioni tra nord e sud. Fondi a pioggia, senza una visione. Noi abbiamo più volte richiamato l’attenzione del Governo nazionale, soprattutto sul tema delle semplificazioni, perché ancora ci sono ritardi ed assurdità rispetto a istanze importanti dei territori e delle categorie». Chiara anche la posizione della Regione sui cosiddetti crediti incagliati. «Le regole del gioco non si possono cambiare a partita in corso di svolgimento – conclude Bonavitacola – Se c’è la necessità di rivedere questa misura, non si può fare all’improvviso. Occorre dare certezza alle imprese ed alle famiglie che hanno usato questo strumento, per cui gli interventi in corso vanno completati e per il futuro eventualmente graduato con parametri diversi».

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