Policastro, moria di pesci al porto. Minoranza accusa: «Scarichi illeciti»
| di Luigi Martino
Nuova segnalazione di pesci morti nelle acque del porto di Policastro, nel comune di Santa Marina. Dopo le lamentele dei vacanzieri per il mare «oleoso e sporco» durante l’estate, la Guardia Agroforestale di Auletta ha effettuato un sopralluogo su richiesta di alcuni turisti, riscontrando la presenza di numerosi esemplari senza vita e presentando una denuncia.
La vicenda ha spinto il gruppo di opposizione del Comune di Santa Marina, composto da Vincenzo Castaldo e Daria Scarpitta, a intervenire pubblicamente con un comunicato duro nei confronti dell’amministrazione.
Secondo gli oppositori, la Guardia Agroforestale avrebbe ipotizzato la presenza di scarichi sospetti nelle acque del porto, circostanza definita «gravissima» per la salute del mare, per l’incolumità dei cittadini e per l’immagine turistica del territorio.
«Parliamo – scrivono Castaldo e Scarpitta – del principale motore economico del nostro Comune, che versa in uno stato di degrado e abbandono. A fronte delle entrate garantite dai diportisti, non si registrano controlli né interventi adeguati. Immondizia, acqua sporca e ora anche pesci morti galleggiano accanto alle imbarcazioni. Questo è il bilancio vergognoso di un’estate che ha messo in luce la totale assenza di programmazione».
Il gruppo di opposizione accusa la giunta di non aver preso misure preventive né di aver risposto in maniera efficace alle criticità già sollevate nei mesi scorsi. «La responsabilità di chi governa – sottolineano – non sta solo nell’indossare la fascia tricolore durante una processione o nel presenziare a un evento, ma nell’affrontare i problemi con risolutezza e con una visione che vada oltre l’immediato».
Non manca un affondo politico diretto al facente funzione del sindaco: «In consiglio comunale aveva dichiarato che non ci si poteva dimettere a ridosso dell’estate, per evitare la gestione commissariale. Ma se questo è il risultato – concludono Castaldo e Scarpitta – sarebbe stato meglio lasciare la poltrona. Sono ancora in tempo a farlo».

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