Positivo all’alcol test: ritirata la patente a Giovanni Manna, ds cilentano del Napoli
| di Luigi Martino
Non è un momento semplice per Giovanni Manna, direttore sportivo del Napoli ed ex Juventus, nato nel 1988 a Vallo della Lucania e legato profondamente a Cardile, frazione di Gioi, dove risiede la sua famiglia. Alla già pesante tegola dell’infortunio al tendine d’Achille, che lo ha costretto a un intervento chirurgico e a una lunga riabilitazione, si aggiunge ora un provvedimento che lo terrà lontano dal volante per diversi mesi.
Secondo quanto trapelato, lo scorso 31 luglio Manna è stato fermato dai carabinieri in Abruzzo, dove la squadra azzurra era impegnata nella seconda parte del ritiro estivo, tra Rivisondoli e Castel di Sangro. Il dirigente stava tornando dalla festa di compleanno dell’allenatore Antonio Conte quando, durante un posto di blocco lungo la Statale 17, è stato sottoposto all’alcol test, risultando positivo.
Il valore, riferiscono fonti locali, avrebbe superato di poco il limite consentito di 0,5 g/l. Ciononostante, come prevede il Codice della strada, i militari hanno disposto il ritiro immediato della patente con una sospensione di sei mesi, oltre a una sanzione pecuniaria e alla decurtazione di punti.
Un episodio che, pur avvenuto prima dell’infortunio, contribuisce a rendere ancora più complicato l’avvio di stagione del dirigente cilentano, considerato uno dei giovani manager emergenti del calcio italiano. Manna, infatti, nei prossimi mesi non potrà comunque guidare a causa del percorso riabilitativo necessario dopo l’operazione subita.
Per il 37enne di origini cilentane si tratta di una fase delicata, in cui al peso della responsabilità professionale si sommano difficoltà personali. Un inizio in salita per chi, dal Cilento, è arrivato a ricoprire uno dei ruoli più prestigiosi nel panorama calcistico nazionale.
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