Presunta aggressione sindaco Camerota, parla persona coinvolta: «Tutte menzogne. Ecco la verità»

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Presunta aggressione sindaco Camerota, parla persona coinvolta: «Tutte menzogne. Ecco la verità»

«Non ho strappato i capelli al sindaco di Camerota, tra noi c’è stato solo un diverbio». E.P., cittadino di Marina di Camerota, vuole chiarire la propria posizione riguardo alla presunta aggressione che si sarebbe consumata ai danni del primo cittadino del Comune cilentano, Antonio Romano (nella foto). E.P. è proprietario di un market, in località Calanca, dove si trova anche la sua abitazione. I familiari di E.P., dunque, avrebbero assistito alla conversazione tra lui e il politico. «Lunedì pomeriggio, intorno alle 18, Romano si è recato in sella alla sua bicicletta nei pressi della mia attività commerciale – precisa E.P. ai microfoni del giornale del Cilento -. Io ero all’interno del negozio e sono stato invitato fuori dal sindaco per parlare». La famiglia di E.P. ha problemi di vicinato ed è in causa con una persona che risiede lontano dall’Italia per questioni che riguarderebbero alcuni limiti di confine «poco chiari». La vicenda è arrivata anche nelle aule del tribunale di Vallo della Lucania. Il sindaco si sarebbe recato da E.P. per parlare proprio di questa questione. 

«Lui ha esposto le sue motivazioni – spiega E.P. – e io le mie. Poi i toni sono diventati un po’ accesi e lui è salito di nuovo in sella alla sua bicicletta ed è andato via». A detta di E.P. non ci sarebbe stata nessuna aggressione: «Se avessi staccato una ciocca di capelli dalla testa del primo cittadino – dice E.P. – un medico sarebbe stato in grado di capire e individuare una probabile escoriazione o ferita sul capo di Romano. Ma così non è, perché io le mani addosso al sindaco non le ho mai messe». I familiari di E.P. erano seduti su una panchina tra l’ingresso dell’abitazione e quello del negozio di alimentari. Avrebbero assistito a tutta la scena e «sarebbero anche pronti a testimoniare», rivelano. «Non è vero che il sindaco passava per caso da queste parti e io l’ho fermato – precisa l’uomo – Romano è venuto appositamente a cercarmi. Poi questa del vicinato è una questione che riguarda mia madre, perchè lui è venuto da me?». Al momento né il sindaco, né tantomeno E.P., hanno sporto denuncia alla locale caserma dei carabinieri. Le forze dell’ordine sono comunque a conoscenza dei fatti. «Tutte quelle notizie che sono apparse sui giornali stamattina (mercoledì 28 settembre ndr) sono tutte false. La verità è solo una, ed è quella che vi ho appena raccontato» conclude E.P..

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