Se l’onestà più severa può risultare una pratica inutile

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Se l’onestà più severa può risultare una pratica inutile

Raffaele Marino, procuratore a Torre Annunziata

Riceviamo e pubblichiamo uno scritto inviato alla redazione da Roberto De Luca, responsabile Codacons della sede di Sala Consilina.
Le considerazioni di De Luca riguardano la situazione campana alla luce della pervasività della camorra, della mancanza cronica di senso di legalità, anche in relazione alle dinamiche elettorali di questo periodo.

L’inutile onestà

Roberto Saviano, in un recente intervento sui tentativi di inquinamento del voto da parte della criminalità organizzata, ha scritto: "Il senso del "è tutto inutile" toglie speranza nel futuro, e ormai sono sempre di più coloro che abbandonano la propria terra per andare a vivere al Nord o in un altro paese. Lontano da questa vergogna. Io non voglio arrendermi a un’Italia così, a un’Italia che costringe i propri giovani ad andar via per vergogna e mancanza di speranza".

Il pm Raffaele Marino, procuratore aggiunto nella "trincea giudiziaria" di Torre Annunziata, parlando all’Istituto studi filosofici di Via Monte di Dio a Napoli, ha detto di recente: "La mia esperienza professionale mi ha portato a verificare che nelle pubbliche amministrazioni e nelle istituzioni di molti enti pubblici in Campania c’è un’assenza preoccupante del rispetto delle regole e del diritto". Ha poi aggiunto: "Il futuro è della camorra". Spiegando che "la camorra… ha il solo scopo di guadagnare sempre di più e di far guadagnare persone che altrimenti non potrebbero sostentarsi".

Sono parole, quelle di Saviano, che fanno riflettere chi si reca alle urne e vede l’inutilità dell’onestà di fronte alla tracotanza e all’indifferenza, al contempo. La tracotanza di chi, candidato, sta in pianta stabile all’interno del seggio elettorale di fronte all’indifferenza di tutti. L’inutilità dell’onestà di fronte ad una carente attrezzatura delle sale adibite a seggio elettorale. Per legge dovrebbero essere provviste di un solido tramezzo, per permettere al cittadino (questo sì!) di restare al suo interno per seguire le operazioni dello spoglio delle schede e non fuori dalla porta. Nonostante questa deficienza nell’arredo sia stata segnalata in occasione delle elezioni politiche del 2008, si continua a far finta di nulla (perché?). Chi, da cittadino, non ha il compito di far rispettare le regole, è stanco di questa indifferenza. L’inutilità dell’onestà anche di fronte alle gigantografie elettorali illegali che proliferano sulle strade: nella più completa indifferenza e nel più completo dispregio delle regole, sono state erette, ex novo, delle strutture in legno su di una strada statale per ospitare i cartelloni "pubblicitari" dei candidati. Auguri a questi candidati ancora prima della chiusura delle urne!

Sono parole, quelle del pm Marino, che fanno raggelare il sangue a quel genitore che vede i propri figli crescere in Campania. Bisogna allora scappare quanto prima? Bisogna dunque fare in fretta, prima che la malapianta alligni anche nelle coscienze di queste giovani vite? A chi fa finta di nulla, a chi chiude gli occhi non solo davanti ai rifiuti tossici, ma davanti a tutte quelle miriadi di atti illegali che hanno contribuito a regalare, ormai in modo irreversibile, queste terre alla camorra, dobbiamo infine dire grazie. Eppure bisognerebbe forse fuggire proprio per non ringraziare, anche domani, chi dovrebbe accettare i nostri figli nel mondo del lavoro. Da queste parole, tuttavia, dobbiamo comprendere che anche l’onestà più severa sarà una pratica inutile, se non saremo in grado (tutti, nessuno escluso) di ricondurre i nostri comportamenti all’osservanza di un rigoroso codice etico. Prima che sia troppo tardi e che la vita dei nostri stessi figli sia contaminata dall’omertosa indifferenza di una fetta della popolazione ormai definitivamente collusa con la camorra, regina del presente e, a quanto parrebbe, anche del futuro di queste terre.

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