Differenziare per differenziarsi

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Differenziare per differenziarsi

Differenziare per differenziarsi può sembrare lo slogan pubblicitario di una qualsiasi associazione ambientalista, e forse lo è anche stato per qualcuna. In realtà, sarebbe opportuno che diventasse il vangelo di tutti, il motto da ripetere come una filastrocca quando, senza pensarci un attimo, si butta una bottiglia di vetro laddove, pochi minuti prima, è stata buttata una lattina. Differenziare vuol dire poter lasciare un futuro pulito ai nostri nipoti, vuol dire garantirne uno quasi pulito anche ai nostri figli. La Campania non è certo ai primissimi posti nella raccolta differenziata (la media regionale è dell’1%), e soprattutto nello smaltimento dei rifiuti, ma in essa la provincia di Salerno è la seconda in graduatoria per percentuale di differenziata e la sub regione cilentana si contraddistingue grazie ai tanti comuni che ‘lavorano sodo’ per questa causa. Il Cilento, quindi, si distingue. E lo fa con rigore e  originalità: è il caso di Cuccaro Vetere, per esempio. Da questo gennaio l’amministrazione comunale ha avviato il servizio di differenziata con l’ausilio di alcuni amici a quattro zampe. Infatti, per facilitare la raccolta dei rifiuti nelle viuzze del centro storico, difficilmente raggiungibili dai mezzi della raccolta rifiuti, saranno gli asini a ‘caricarsi’ di questo compito. Torchiara dal 2003 è riconosciuto “comune riciclone” dall’associazione Lega ambiente, e negli ultimi dieci anni è riuscita a stabilizzare la percentuale di raccolta differenziata oltre il 55 % (nel 2011 è previsto il traguardo del 70%). E ancora, a Casal Velino sono state istituite cinque diverse isole ecologiche adibite alla raccolta dei rifiuti differenziati per offrire ai cittadini una migliore rete organizzativa. I comuni da citare sarebbero tanti. Roccagloriosa, Atena Lucana, Castel San Lorenzo, Rofrano e Roccadaspide sono gli altri comuni cilentani da record. Insomma, differenziare è una sana abitudine e può addirittura diventare un hobby o, perché no, anche un lavoro.. pensiamo ai mille modi per riutilizzare la plastica, le lattine o il vetro. Pertanto, appurato che i motivi per differenziare sono infiniti, si spera che ognuno nel proprio piccolo provi a fare la differenza e a ‘contagiare’ chi non la fa.

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