I numeri certificano una fase complessa e senza precedenti recenti per la Salernitana. Il consiglio di amministrazione ha approvato nelle scorse settimane il bilancio relativo all’esercizio chiuso al 30 giugno 2025, evidenziando una perdita che si attesta intorno ai 31 milioni di euro. Un dato pesante, maturato in un’annata segnata dalla retrocessione in serie C e da un drastico ridimensionamento sportivo che ha inevitabilmente inciso sui conti.
Non si tratta del peggior risultato della gestione targata Danilo Iervolino, ma il segno meno conferma l’elevato costo sostenuto dal club negli ultimi anni. Le perdite, come già avvenuto in passato, sono state coperte dalla proprietà attraverso interventi finanziari effettuati tra settembre e ottobre, operazioni rese note dal presidente Maurizio Milan e successivamente confermate anche dall’area tecnica.
Lo scenario complessivo restituisce una fotografia ancora più severa se si guarda all’intero quadriennio sotto la guida dell’imprenditore campano. Il totale dei disavanzi accumulati nei primi quattro esercizi supera infatti i 118 milioni di euro. Nel 2022, anno del passaggio di proprietà dalla gestione Lotito-Mezzaroma, la perdita si attestò a 16,8 milioni. Nel 2023, nonostante una sofferta salvezza in serie A e un mercato particolarmente oneroso, il bilancio chiuse con un passivo di 29,6 milioni.
Il 2024 rappresenta il punto più critico sul piano economico: alla retrocessione in serie B si accompagnò una perdita record di 41 milioni di euro, la più elevata dell’era Iervolino. L’ultimo esercizio, chiuso con la discesa in serie C, ha prodotto un nuovo rosso da 31 milioni, confermando l’impatto devastante che il doppio declassamento ha avuto sulla sostenibilità del club.
Ora la sfida per la Salernitana è duplice: ricostruire sul campo e allo stesso tempo ridare equilibrio ai conti, in un contesto sportivo che impone scelte più oculate e una profonda revisione del modello gestionale. La serie C, oltre al peso simbolico, rappresenta anche una prova decisiva per il futuro economico della società.


