Sapri, il talento di attori diversamente abili porta sul palco la favola di Pinocchio

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Sapri, il talento di attori diversamente abili porta sul palco la favola di Pinocchio

Una delle favole più amate da grandi e piccini, Pinocchio, scelta per il laboratorio di inclusione realizzato a Sapri. Il teatro, luogo di incontro e di scambio, diventa così lo spazio dove è possibile azzerare le differenze e anzi, rendere più forti le unicità. Il laboratorio teatrale sperimentale realizzato su iniziativa dell’assessorato alle Politiche sociali del Comune di Sapri ha visto coinvolti circa 15 allievi diversamente abili «che in realtà sono il volto più bello e più puro dell’umanità», ha spiegato il direttore artistico Giancarlo Guercio.

Gli attori si sono cimentati a portare in scena le vicende e la storia del burattino di Collodi, diviso tra le “cattive amicizie” e i consigli del “grillo parlante”. Un piccolo burattino, nato dalle mani abili di mastro Geppetto, che solo il coraggio e l’amore trasformeranno in un bambino vero. 

Lo spettacolo andrà in scena venerdì 30 giugno presso l’Auditorium di Sapri, alle ore 21. Il laboratorio è stato realizzato con la direzione artistica di Guercio, Annalucy Menafra e Ornella Bonomo.

«Il teatro è di tutti e per tutti. – sono le parole del sindaco di Sapri Antonio Gentile. – Esso dispone di una vasta possibilità di strumenti espressivi che permettono di esplorare e far risaltare le diverse abilità comunicative, motorie ed emotive di ognuno. L’utilizzo del linguaggio non verbale, della musica o del contatto con l’altro stimolano ogni partecipante in modo diverso e lo portano ad entrare in relazione col gruppo e ad esprimere nuove parti di sé. È quanto accaduto con i partecipanti di “Ability – Ali per volare” che hanno affrontato un percorso teatrale che li ha portati a superare i limiti e le paure iniziali. Prendendo consapevolezza del proprio corpo e guidati nell’eseguire il gesto, i partecipanti hanno dimostrato piena disponibilità a darsi all’altro, elemento fondamentale del fare teatro. Chiunque può fare teatro a prescindere dalle capacità e doti possedute: ciò che conta è la presenza proattiva del performer, di colui, cioè, che consapevolmente agisce per mettere in forma quel determinato gesto. Il gruppo di Sapri lo dimostra ampiamente in “Pinocchio”».

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