Il dramma dei centri di riabilitazione dell’Asl Salerno. La Provincia chiede l’intervento del governo

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Il dramma dei centri di riabilitazione dell’Asl Salerno. La Provincia chiede l’intervento del governo

Il dramma dei centri di riabilitazione dell’Asl Salerno approda al Consiglio Nazionale Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani). Nella seduta del 22 ottobre, infatti, il Presidente della Commissione Politiche Sociali della Provincia di Salerno, Massimo D’Onofrio, in qualità di rappresentante nazionale Federsanità, ha esposto il dramma dei centri di riabilitazione del salernitano, e delle difficoltà dei centri che rischiano di provocare danni ai disabili ed ai malati che usufruiscono dei servizi di assistenza. Si è discusso della questione alla presenza del presidente Anci, Sergio Chiamparino e, tra gli altri, anche del sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Lo scorso 20 ottobre, con una lettera inviata all’Asl, al Prefetto ed alla Regione, i centri di riabilitazione accreditati del salernitano avevano annunciato la chiusura dalla metà del mese di novembre e fino al 31 dicembre a causa del raggiungimento dei tetti di spesa previsti per le fasce deboli. La difficile situazione dei centri di riabilitazione sarà anche oggetto di discussione della prossima riunione della Commissione Provinciale Politiche Sociali, convocata a Palazzo Sant’Agostino per martedì 28 ottobre. “Il problema – ha spiegato D’Onofrio, presidente della commissione provinciale – sarà sottoposto, come da impegno preso dalla presidenza dell’Anci, al governo Berlusconi, di comune intesa con il presidente Cirielli. Ne discuteremo anche in Commissione in Provincia martedì prossimo. Il nostro obiettivo è far sentire le nostre ragioni e la nostra voce ai responsabili della sanità campana per evitare un rischio che sembra oramai incombente e che corrono tanti malati ed invalidi. Purtroppo – ha concluso D’Onofrio – il dramma dei centri di riabilitazione e le difficoltà economiche cui vanno incontro rischiano di provocare un danno inaccettabile per i disabili ed i malati che necessitano servizi di assistenza”.

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