Nasce il S.I.M.M.A.S., il primo sindacato italiano a favore dei massofisioterapisti e massaggiatori sportivi. Nel direttivo una presenza cilentana

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Nasce il S.I.M.M.A.S., il primo sindacato italiano a favore dei massofisioterapisti e massaggiatori sportivi. Nel direttivo una presenza cilentana

Nasce il S.I.M.M.A.S, il Sindacato italiano Massofisioterapisti e Massaggiatori sportivi e nel direttivo, in qualità di vice-segretario nazionale, spicca un cilentano doc, De Martino Luca.

Il sindacato nasce dall’esigenza di voler tutelare tutti coloro i quali “orbitano” attorno al mondo della massofisioterapia. In Italia questi professionisti sanitari hanno avuto e stanno avendo grosse difficoltà nel mondo del lavoro perchè sono ritenuti erroneamente abusivi.
E’ doveroso pertanto rispolverare un pò di diritto per capire come stanno veramente le cose.
La massofisioterapia è una professione sanitaria tutelata dalla legge italiana (403 del 1971) che all’art.1 recita quanto segue: “La professione sanitaria ausiliaria del massaggiatore e massofisioterapista è esercitabile soltanto dai massaggiatori e massofisioterapisti diplomati da una scuola di massaggio e massofisioterapia statale o autorizzata con decreto del Ministro per la Sanità, sia che lavorino alle dipendenze di enti ospedalieri e di istituti privati, sia che esercitino la professione autonomamente. Gli enti mutualistici, previdenziali, assistenziali ed assicurativi sono autorizzati a sostenere o rimborsati le spese per prestazioni massoterapiche e fisioterapiche solo se queste sono effettuate da massaggiatori e massofisioterapisti diplomati, sia che lavorino alle dipendenze di enti ospedalieri e di istituti privati, sia che esercitino la professione autonomamente”.
Successivamente, il 7 settembre 1976, viene istituito il mansionario che ne specifica le competenze: “il massofisioterapista è in grado di svolgere tutte le terapie di massaggio e di fisioterapia in ausilio all’opera dei medici sia nel libero esercizio della professione sia nell’impiego di enti pubblici e privati, nell’ambito delle disposizioni di leggi. Pertanto esegue ed applica tutte le tecniche di massaggio e della fisioterapia sull’ammalato secondo le istruzioni del sanitario a livello di personale sanitario ausiliario e di terapista della riabilitazione. La durata del corso è di tre anni”.
Esistono altri decreti e numerose sentenze dei T.A.R e del Consiglio di Stato che si pronunciano positivamente nei confronti dei massofisioterapisti. Nonostante ciò, basterebbero solo questi due riferimenti normativi su citati per sciogliere ogni dubbio sulla validità del titolo. Purtroppo in Italia le cose non sono sempre così semplici e si complicano quando si commette l’errore di interpretare le leggi e non di leggerle e applicarle per quelle che sono. Se a ciò aggiungiamo che esistono delle categorie e associazioni che gratuitamente remano contro questa professione senza validi motivi, a quel punto la situazione necessita di un cambiamento radicale che parta dal basso e che coinvolga tutti. “Questo bisogno di cambiare e migliorare la nostra posizione ci ha spinto a volerci mettere in gioco, difendendo i nostri diritti contro tutto e tutti e rivendicandoli nelle sedi opportune, se necessario” sostiene il vice-segretario De Martino Luca e conclude affermando che “la legge è dalla nostra parte e nessuno è al di sopra della legge. George Bernard Shaw sosteneva che le persone che progrediscono nella vita sono coloro che si danno da fare per trovare le circostanze che vogliono e, se non le trovano, le creano.”


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