Spratoria Centola, ora sono tre gli indagati: martedì autopsia sul 25enne ucciso
| di Luigi Martino
Sono saliti a tre gli indagati per il furto e la morte di Rivaldo Rusi, il giovane albanese di 25 anni ucciso nella notte tra domenica e lunedì scorsi a Foria di Centola, nel Cilento, durante un tentativo di furto in una villetta. La Procura della Repubblica di Vallo della Lucania ha infatti iscritto nel registro degli indagati, oltre al proprietario dell’abitazione, Aurelio Valiante, anche un suo familiare e uno dei complici della vittima.
Il parente del 58enne sarebbe coinvolto per averlo presumibilmente aiutato a occultare il cadavere di Rusi all’interno di una tinozza per il vino, poi nascosta tra la vegetazione. L’altro indagato è il complice di Rusi, un uomo di 28 anni, attualmente ricoverato in condizioni serie all’ospedale Cardarelli di Napoli. Il terzo componente della banda è ancora irreperibile.
Nel frattempo, è stato fissato per martedì l’esame autoptico sul corpo del 25enne, trasferito all’obitorio dell’ospedale “San Luca” di Vallo della Lucania e posto sotto sequestro. L’incarico sarà affidato al medico legale Francesco Lombardo e all’autopsia parteciperà anche un consulente nominato dalla famiglia della vittima, assistita dall’avvocato Fabio Della Corte.
Proprio l’esame autoptico rappresenta uno snodo cruciale per l’inchiesta: sarà necessario accertare la direzione dei proiettili, per capire se Rusi sia stato colpito frontalmente oppure alla schiena. Un dettaglio che potrebbe incidere in modo determinante sulla valutazione delle circostanze in cui è avvenuta la sparatoria, e quindi sulla posizione giuridica del proprietario dell’abitazione. Le indagini proseguono per fare piena luce su quanto accaduto.
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