Tassa di soggiorno, l’appello di Confesercenti: «Torni ad essere imposta di scopo»

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Tassa di soggiorno, l’appello di Confesercenti: «Torni ad essere imposta di scopo»

«L’imposta di soggiorno, come chiediamo da anni attraverso la nostra confederazione Nazionale, deve essere una imposta di scopo. Come Assohotel Confesercenti provinciale esprimiamo dunque il nostro apprezzamento per le parole del ministro del Turismo Santanchè in merito». A dirlo è dichiara il presidente provinciale Raffaele Esposito.  

«In una visione strategica di rilancio del turismo non ha perciò senso continuare a mantenere quella che definiamo una gabella poco gradita, nella sua concezione originaria in teoria avrebbe dovuto rappresentare un’imposta destinata agli investimenti per lo sviluppo del turismo, anche a livello locale,  ma le risorse sono arrivate al comparto con il contagocce in questi anni, poiché di fatto si è tradotta in un modo per fare arrivare maggiori risorse ai comuni che, per altro, non sempre hanno utilizzato le somme incassate per le finalità previste».

Esposito evidenzia in sintesi che le risorse sono state allocate in modo limitato nel corso degli anni e spesso i comuni hanno utilizzato i fondi in modo diverso rispetto agli obiettivi previsti inizialmente.

«Occorre dunque una nuova regolamentazione uniforme su tutto il territorio nazionale non si può continuare ad utilizzare un comparto fondamentale per l’economia del Paese per drenare risorse da trasferire a livello locale. – motiva Esposito – La cosa che spiace, anche se ci sono delle importanti interlocuzione qui in provincia di Salerno che ascoltano le proposte di Assotutismo Confesercenti, è che le progettualità proposte molto spesso non vengono adeguatamente concertare e condivise con la base imprenditoriale locale o peggio ancora concordate ma  poi disattesa nei fatti. Come Confesercenti saremo sempre attenti alla spesa della tassa di soggiorno».

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