Tragedia Agropoli: emergono particolari agghiaccianti dall’autopsia

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Tragedia Agropoli: emergono particolari agghiaccianti dall’autopsia

Emergono particolari agghiaccianti dagli esami autoptici svolti ieri sui corpi dei coniugi Annalisa Rizzo, 43 anni, e Vincenzo Carnicelli, 63 anni, trovati senza vita nel loro appartamento di via Donizetti ad Agropoli. L’autopsia, condotta presso l’obitorio dell’ospedale di Vallo della Lucania dal medico legale Adamo Maiese su incarico del pm Antonio Pizzi, ha svelato una serie di dettagli che fanno luce sulla tragica vicenda.

La procedura autoptica, durata due ore e mezza, ha coinvolto anche il consulente della difesa, Gabriele Casaburi, nominato dai familiari di Annalisa Rizzo, rappresentati legalmente dall’avvocato Leopoldo Catena.

L’esame

Dai primi riscontri, è emerso che Annalisa Rizzo è stata vittima di almeno dieci coltellate, alcune delle quali sembrano essere state inflitte in un gesto difensivo, evidenti alle mani e agli avambracci. Un colpo mortale alla gola, con tranciamento della carotide, è stato individuato come causa del decesso. La data della tragica aggressione sembrerebbe risalire alla sera precedente al ritrovamento dei corpi, scartando l’ipotesi iniziale che indicava il mattino come orario dell’evento.

I dubbi

Per quanto riguarda Vincenzo Carnicelli, marito di Annalisa, l’autopsia ha individuato una sola ferita alla gola. Resta ancora da determinare se si tratti di una ferita autoinflitta o se derivi da un tentativo di difesa da parte della donna.

Nell’appartamento della coppia sono state rinvenute due armi, elementi che contribuiranno alle indagini in corso. Il magistrato Antonio Pizzi ha aperto un fascicolo d’indagine sulla tragica vicenda, mentre la comunità di Agropoli è scossa e in attesa di ulteriori sviluppi su questo drammatico caso che ha sconvolto la quiete di via Donizetti.

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