Tragedia Palinuro, investigatori sequestrano grotta «killer»

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Tragedia Palinuro, investigatori sequestrano grotta «killer»

Sono scattati negli ultimi giorni i sigilli alla grotta della Scaletta di Capo Palinuro. Nei pressi di punta Jacco, uno dei tratti di costa più belli del Cilento e dell’intero Sud Italia, nell’agosto dello scorso anno sono morti tre sub. In quel grosso antro maledetto, situato a circa 45 metri di profondità, hanno perso la vita Mauro Cammardella, Mauro Tancredi e Silvio Anzola. I primi due cittadini di Palinuro, il terzo residente a Milano ma innamorato di quegli anfratti da anni.

Le grotte sottomarine, insieme ai relitti sommersi, sono le trappole del mare che collezionano più vittime. Anche tra gli esperti, perché i sub neofiti difficilmente corrono il rischio. La cavità della Scaletta si estende per più di 15 metri. E’ formata da ambienti spaziosi e da cunicoli micidiali. La Capitaneria di Porto di Palinuro, su disposizione del sostituto procuratore Vincenzo Palumbo che coordina le indagini, ha sequestrato la grotta. «Un atto dovuto per il prosieguo delle indagini e per evitare tragedie simili» hanno spiegato dalla procura. Dal sequestro, invece, si evince «la necessità di acquisire ulteriori rilievi e ulteriore risultanze per la ricostruzione dei fatti».

Negli anni 90, nella stessa grotta, hanno perso la vita tre sub originari della Polonia. Una loro targa, per ricordo, è affissa in una chiesetta che si trova a pochi metri dal porto. I drammi a Capo Palinuro si sono susseguiti negli anni, ma ora i controlli sono stati intensificati. 

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