Tre giorni di zona arancione: cosa cambia e cosa si può fare

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Tre giorni di zona arancione: cosa cambia e cosa si può fare

Da oggi 28 dicembre l’Italia entra in fascia arancione per 3 giorni, fino al 30 dicembre. I negozi sono aperti, bar e ristoranti sono chiusi se non per asporto e consegne a domicilio. Ecco tutto quello che si può fare.

Cosa posso fare in «zona arancione»? Quando scatta?
Nei giorni 28, 29 e 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021, tutta Italia diventerà «zona arancione». Cosa si può fare?

  • si può andare nei negozi, che sono aperti fino alle 21;
  • non si può andare in bar e ristoranti, che saranno chiusi (ma si può prendere cibo da asporto fino alle 22, e ordinare a domicilio)
  • ci si potrà muovere liberamente all’interno del Comune tra le 5 e le 22 (tra le 7 e le 22 nel giorno di Capodanno)
  • si potrà uscire dal proprio comune, rimanendo all’interno della propria regione — oltre che per motivi di lavoro, salute o necessità e urgenza, per altri due ordini di ragioni: a) quelle che consentono di andare al massimo in due persone una sola volta al giorno a trovare un parente o un amico b) è permesso spostarsi dal proprio comune se la popolazione non supera i 5.000 abitanti, percorrendo una distanza «non superiore a 30 chilometri dai relativi comuni»: ma resta vietato recarsi nel capoluogo di provincia.

Posso andare dai genitori, o dagli amici?
Sì, ma secondo le regole esposte prima: non ci si può andare se la casa dei genitori è fuori dalla regione; le persone che si spostano non possono essere più di due, a meno che non portino con loro figli minori di 14 anni o persone disabili o non autosufficienti conviventi; ci si può muovere verso una sola casa al giorno e rispettando gli orari del coprifuoco. Il rientro nell’abitazione dove si ha residenza o domicilio è sempre consentito.

Posso andare a trovare parenti e amici fuori regione?
«No, è vietato». Ma c’è una eccezione. Nei giorni indicati con l’arancione durante le feste di Natale (e cioè il 28, 29, 30 dicembre e il 4 gennaio) sarà possibile per chi risiede nei comuni sotto i cinquemila abitanti spostarsi tra le 5 e le 22 anche in un’altra regione, sempre però entro i 30 chilometri dalla propria residenza e senza andare verso i capoluoghi di provincia.

Posso andare dal fidanzato, o dalla fidanzata?
Sì: le regole esposte qui sopra valgono anche per fidanzati o fidanzate.

Posso andare dal fidanzato o dalla fidanzata, se si trova fuori dalla regione?
Le regole valide, in questo caso, restano quelle dettate dal Dpcm del 3 dicembre 2020. Sul sito del governo venivano riassunte così: «È sempre consentito il rientro nel Comune in cui si ha la residenza, il domicilio o in cui si abita con continuità o periodicità. Ciò permetterà, ad esempio, il ricongiungimento di coppie che sono lontane per motivi di lavoro ma che convivono con una certa frequenza nella medesima abitazione».

Posso tornare a casa nei giorni «rossi»?
Sì, il rientro nella propria abitazione — quella dove si ha residenza o domicilio — è sempre permesso.

Posso andare in una seconda casa?
Sì, in tutto il periodo delle feste natalizie — fino al 6 gennaio — è possibile andare in una seconda casa: ma solo se è all’interno della regione dove ci si trova.

Posso uscire dal Comune per fare la spesa?
Sì: come già spiegato dal governo, fare la spesa rientra tra le cause che giustificano lo spostamento fuori dal comune dove si abita se il comune contiguo al proprio ha punti vendita necessari alle proprie esigenze, anche in termini di convenienza per il portafoglio. Lo spostamento va sempre autocertificato (qui il modulo per l’autocertificazione).

Posso fare volontariato?
Sì, «sono consentiti, senza limiti di orario, gli spostamenti che si riconnettono ad attività assistenziali svolte, nell’ambito di un’ associazione di volontariato», oltre che quelle «in convenzione con enti locali, a favore di persone in condizione di bisogno o di svantaggio».

Quando serve l’autocertificazione?
Durante i giorni «arancioni» (28, 29 e 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021), l’autocertificazione (che trovate qui) serve per uscire dal proprio Comune: e questo, come detto sopra, è possibile per comprovate esigenze lavorative, motivi di salute e urgenza. Servirà anche per spostarsi dai comuni con popolazione non superiore a 5mila abitanti e per andare, all’interno della propria regione, in una seconda casa o a trovare amici e parenti (con le regole esposte sopra). Il modulo serve anche per muoversi durante il coprifuoco.
Durante i giorni «rossi», il modulo serve anche per muoversi durante la giornata all’interno del proprio comune, oltre che per entrare e uscire dalla propria città per «comprovate esigenze lavorative», per «motivi di salute» e per «altri motivi ammessi dalle vigenti normative» (che comprendono la necessità di accudire una persona non autosufficiente il ritorno alla propria residenza). Il modulo servirà anche per andare in una seconda casa in regione o per andare a trovare amici e parenti con le norme esposte sopra. Chi non ha una stampante può scrivere l’autocertificazione a mano, ricalcando il modello che trova qui. Se non si ha il modulo con sé e si viene fermati dalle forze dell’ordine saranno loro a compilarne uno: potranno poi eseguire verifiche per controllare la correttezza di quanto dichiarato.

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