Usi civici, convegno nel Vallo di Diano a 50 anni dalla legge istitutiva delle Comunità montane

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Usi civici, convegno nel Vallo di Diano a 50 anni dalla legge istitutiva delle Comunità montane

Gli Usi Civici sono un’opportunità importante per le aree interne. Sono oltre 27mila gli ettari disseminati nei 15 comuni del Vallo di Diano. Terreni che, a seconda della classificazione degli stessi, possono essere utilizzati dai residenti dei singoli comuni per usi personali e senza particolari oneri. Le risorse contenutevi sono una significativa opportunità di resilienza e sviluppo. Sono queste le risultanze del convegno svoltosi venerdì 17 dicembre 2022 presso la sala conferenze della Comunità montana Vallo di Diano in occasione del 50enario.

Francesco Cavallone, presidente dell’ente montano con sede a Padula, ha spiegato di aver «voluto celebrare il cinquantenario dell’istituzione delle Comunità montane con una serie di problematiche complesse e delicate che riguardano molto gli amministratori locali. Abbiamo per questo invitato docenti di livello universitario al fine di illustrare i rischi e le opportunità che la materia presenta davanti ad un uditorio composto da tecnici ed amministratori locali che hanno così potuto sciogliere alcuni dubbi». «Noi sindaci – conclude Cavallone – siamo quotidianamente presi da questa materia che riguarda tantissimi concittadini i quali si trovano difronte a problematiche nuove per troppi anni trascurate con evidenti difficoltà nello stabilire le proprietà, il possesso e gli altri diritti in ballo».

«In Regione Campania abbiamo un’ottima legge regionale che regola la materia: la numero 11 dell’81. Riconosce un ruolo centrale alle Comunità montane. Queste possono fungere da incubatori e motori di sviluppo sul territorio di riferimento. Con oltre 27mila ettari di Usi Civici, in gestione condivisa, anche in un’ottica di fondi PNRR, si potrebbero creare economie, prospettive imprenditoriali ed occupazione giovanile», ha detto invece Giuseppe Di Genio, docente di Diritto Costituzionale presso l’Università di Salerno, che pur consapevole dell’estrema specificità della materia, ravvede negli Usi Civici un’opportunità rilevante per i comuni del Vallo di Diano. Di Genio conclude con una significativa definizione degli Usi Civici: «Sono l’eredità futura dei nulla tenenti. Un diritto delle nuove generazioni. Il diritto che ognuno di noi ha, in quanto naturali residenti di una collettività comunale. Gli Usi Civici tradizionali sono il Legnatico, il Fungatico, il Tartufatio, il Casalinaggio, l’Erbaceo… ce ne sono tantissimi e se correttamente applicati possono garantire benessere ai territori di riferimento».

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