Vallo della Lucania, al Parco arrivano un milione e 200 mila euro per il progetto «Life+ natura»

| di
Vallo della Lucania, al Parco arrivano un milione e 200 mila euro per il progetto «Life+ natura»

Oggi, 30 gennaio alle ore 15,00 a Vallo della Lucania, al centro studi e ricerche sulla biodiversità, sito in via Montisani, sarà presentato agli attori locali del territorio lo stato dell’arte dell’importante progetto Life+ Natura: «Forests of the Apennines: Good practices to coniugate Use and Sustainability». Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni è beneficiario coordinatore del progetto Life+ Natura: “Forests of the Apennines: Good practices to coniugate Use and Sustainability” (Fagus) per un importo di 1.244.038 euro. Partner del progetto è il Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. I dipartimenti di biologia ambientale dell’università La Sapienza di Roma e dell’Innovazione nei sistemi biologici, agroalimentari e forestali dell’università degli studi della Tuscia, parteciperanno al progetto oltre che con il proprio staff, anche con la collaborazione di esperti di altri enti. Scopo dell’incontro, di cui sopra, è quello di informare le parti interessate sulle importanti azioni previste dal progetto Life+ e di coinvolgere le parti a sostenere, conoscere, partecipare, suggerire, vivere il progetto. Le consultazioni, che avverranno attraverso la somministrazione di un questionario ai presenti, saranno finalizzate a riconoscere le esigenze, per identificare e risolvere eventuali criticità. Dopo l’ampia partecipazione registrata al primo incontro sul tema organizzato a maggio 2014, amministratori locali, agronomi, forestali, agricoltori, associazioni, guide naturalistiche, tecnici hanno già confermato la loro presenza al secondo incontro che si terrà venerdì 30 gennaio alle ore 15,00.

Programma dell’incontro

Introduce Amilcare Troiano, avvocato e commissario ente Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni

Interventi

Ing. Angelo De Vita, Direttore Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e Project Manager

Dr.ssa Sabina Burrascano, Ricercatore presso Dipartimento Biologia Ambientale Sapienza Università di Roma

Dr. Francesco Maria Sabatini, Dottore Ambientale presso Dipartimento Biologia Ambientale Sapienza Università di Roma

Dibattito con gli attori locali

L’obiettivo

L’obiettivo principale del progetto Fagus è assicurare la conservazione a lungo termine di habitat prioritari nelle foreste dei Parchi Nazionali del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e del Gran Sasso e Monti della Laga. Le foreste sono tra gli ecosistemi più complessi del pianeta. In particolare, la vita nelle faggete appenniniche si esprime in numerose forme. Tra i vari gruppi che compongono la fauna e la flora sono presenti in tali ecosistemi quelli che risultano più significativi nello studio delle foreste temperate sono, oltre alle piante che sono i produttori primari più rilevanti e costituiscono la struttura dell’ecosistema forestale, i funghi ed i coleotteri saproxilici, ossia che hanno bisogno della presenza del legno morto, gli uccelli che sono legati alla presenza di “alberi habitat”, i licheni che sono spesso legati alle caratteristiche delle cortecce degli alberi e le piante del sottobosco che emergono dalla lettiera.

Background

Le  specie che caratterizzano gli habitat 9210* Faggeti degli Appennini con Taxus e Ilex, e 9220* sono tasso, agrifoglio e abete bianco e sono rare nelle faggete appenniniche a causa di pratiche selvicolturali non mirate e del pascolo, che ha un forte impatto sui primi stadi di rigenerazione.La gestione convenzionale delle foreste appenniniche ha effetti anche su altre specie appartenenti a diversi gruppi tassonomici che risentono dell’assenza di legno morto, di alberi senescenti e della generale omogeneità strutturale, quali coleotteri saproxilici, funghi saproxilici, piante vascolari, licheni, uccelli.

©

Consigliati per te

©Riproduzione riservata