Cilento, vigile urbano muore dopo diverbio: 4 indagati

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Cilento, vigile urbano muore dopo diverbio: 4 indagati

Sono quattro le persone iscritte nel registro degli indagati per la morte di Andrea Mottola, l’ex vigile urbano di 56 anni morto sabato sera dopo aver avuto una discussione con quattro volontari dell’Enpa ad Altavilla Silentina. Secondo la ricostruzione del pubblico ministero Guariniello, sostituto procuratore del tribunale di Salerno, Mottola sarebbe morto a pochi metri dell’ospedale di Eboli sull’auto privata del figlio che ha fatto tutto il possibile per soccorrere il padre colto da malore. L’avviso di garanzia è arrivato a tre guardie dell’Enpa che vivono a Salerno, mentre il quarto indagato è di Cava de’ Tirreni. 

Sabato sera, i volontari hanno effettuato un controllo in un’area protetta, tra i comuni di Serre e Altavilla. Le guardie si sono imbattute in Andrea Mottola e un suo conoscente. Il vigile, in congedo per malattia, girava con un amico nell’area protetta. Al loro guinzaglio, due cani. In zona è vietata la caccia, da qui la richiesta dei documenti. Durante il controllo non c’è stata alcuna aggressione fisica. Mottola, però, si è sentito male. Una fitta al petto, improvvisa. L’ex vigile si è piegato su se stesso, respirava male. Le persone presenti hanno allertati i soccorsi. In zona è arrivato il figlio di Mottola. Poi i carabinieri, il capitano Cisternino e il maresciallo Cardiello. Dell’ambulanza, nessun suono di sirena. Adagiato il padre in auto, il figlio si è precipitato in ospedale. All’arrivo, il dottore Cembalo e i sanitari di turno hanno solo potuto accertare il decesso.

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