Cilento, materiale pedopornografico sul pc: sindaco alla sbarra

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Cilento, materiale pedopornografico sul pc: sindaco alla sbarra

Giovedì mattina, al tribunale di Vallo della Lucania, è iniziato il processo a carico di Nicola Cammarano, il sindaco di Rofrano accusato di detenzione di materiale pedopornografico. La guardia di Finanza scoprì, quasi per caso, le foto e i video nascosti tra le cartelle su uno dei tre computer nello studio commercialista del sindaco cilentano. Era il mese di febbraio del 2015 quando scoppiò il caso. Nell’udienza di ieri, dove era presente anche l’imputato difeso dall’avvocato Vincenzo Speranza, il giudice ha acquisito le prove sulle quali è stato costruito il capo dell’accusa, mentre nel mese di dicembre nella fase dibattimentale, verranno ascoltati due testi dell’accusa.

Quando la Finanza venne a conoscenza della presenza di materiale pedopornografico su uno dei pc del primo cittadino, le perquisizioni si estesero anche nell’abitazione di Cammarano e nella casa comunale. Fu portato subito in caserma e passò una notte in cella. All’uscita il popolo di Rofrano volle dimostrare tutta la sua vicinanza e si fece trovare in piazza con striscione e applausi per accogliere il sindaco.

Il processo era iniziato a Salerno, ma l’avvocato difensore del primo cittadino di Rofrano, ha sollevato l’eccezione di incompatibilità territoriale e ha chiesto che il processo venisse trasferito presso il Palazzo di Giustizia di Vallo della Lucania.

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