“Belladonna: storie di balconi”: Romeo e Giulietta rivivono grazie al Laboratorio Teatrale Permanente

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“Belladonna: storie di balconi”: Romeo e Giulietta rivivono grazie al Laboratorio Teatrale Permanente

Una location che si presta alla perfezione per narrare la storia di Romeo e Giulietta, quella della piazzetta di Moio della Civitella, contornata da balconi trasformati in set per l’occasione.

In occasione del Mojoca, il piccolo centro cilentano si trasforma nella Verona dell’opera shakespeariana grazie al riadattamento a cura del LaboratorioTeatralePermanente: “Belladonna: storie di balconi”.

Personaggi fortemente truccati, con parrucche sgargianti e di ogni colore, compaiono sulla scena ad accompagnare gli attori.

Apre lo spettacolo il monologo di Biancarosa Di Ruocco (anche regista dello spettacolo) che ci proietta all’interno della scena. Riviviamo i drammi di gelosia e di amore impossibile di Romeo e Giulietta, di Paride, promesso sposo di Giulietta, e Tebaldo, cugino di quest’ultima.

Entra sulla scena la nutrice di Giulietta, interpretata da Lucia Iannotti (uno degli elementi forti della compagnia, da meno di un anno allieva del LaboratorioTeatralePermanente), pronta a catatonizzare l’attenzione del pubblico grazie ad una interpretazione al contempo vivace e professionale, riuscendo a giocare con la voce, con i movimenti, con gli sguardi.

La storia originale viene stravolta nel soggetto di Biancarosa Di Ruocco, quasi a discapito dei personaggi di Romeo e Giulietta stessi, che diventano pretesto per narrare la storia d’amore gay impossibile di Paride e Tebaldo (interpretato dalla giovanissima new entry della compagnia, Terence Ovedhe, che si dimostra sciolto e a suo agio sulla scena). Il fulcro dell’attenzione gira attorno a queste due figure; si affrontano in questo modo tematiche come quella dell’omosessualità usando la vicenda come pretesto per una forte critica sociale, critica alla intolleranza.

Dopo l’assassinio di Tebaldo per mano di Romeo si torna sulla vicenda di Romeo e Giulietta, fino al tragico epilogo del doppio omicidio dei due amanti, fortemente influenzato dalle spinte di frate Lorenzo; un’ulteriore critica all’interno dello spettacolo, questa volta rivolta ai “poteri forti”: «Lo spettacolo – ci dice Biancarosa Di Ruocco – è una denuncia non solo della intolleranza contro il diverso ma anche una denuncia contro chi ha il potere e lo esercita a danno dei più puri».

Lo spettacolo verrà riproposto a Gioi Cilento l’11 agosto in occasione della Festa del Belvedere.

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