Dieta mediterranea: un patrimonio Unesco senza marchio

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Dieta mediterranea: un patrimonio Unesco senza marchio

Che la dieta mediterranea sia dal 2010 patrimonio dell’Unesco è cosa ben nota. Ciò che non si sa, però, è che ad oggi non esiste un marchio che la caratterizzi e ne contraddistingua le peculiarità.

A questo proposito, la Cia Confederazione italiana agricoltori ne ritiene essenziale la creazione sottolineando la straordinarietà del regime alimentare, unico nel mondo in grado di conciliare e fondere piacere della buona tavola e salute dell’organismo.

Una recente indagine della Iulm (Libera università di Lingue e Comunicazione di Milano) attesta che il marchio Unesco è in grado di conferire quel quid in grado di garantirne promozione, valorizzazione e diffusione, incarnando quei territori e quelle coltivazioni che altrimenti rischierebbero di essere dimenticati.

Afferma il presidente della Cia, Giuseppe Politi, “Per questo e’ importante che il ministero delle Politiche agricole inserisca nel piano di comunicazione per il 2012 una campagna di promozione per la dieta mediterranea che faccia leva proprio sulla ricaduta economica di questo ‘brand’, individuando un marchio che sia compatibile con le regole dell’Unesco e che contribuisca al successo del made in Italy nel mondo, fornendo anche delle garanzie al consumatore dal punto di vista della tracciabilita’ del prodotto”.

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