Cilento, lottizzazione abusiva: 8 condanne e 2 assoluzioni

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Cilento, lottizzazione abusiva: 8 condanne e 2 assoluzioni

Si è chiuso ieri il processo di primo grado per il caso di lottizzazione abusiva scoperto a Capaccio e denunciato alla procura nel 2007. Otto in tutto le persone condannate; due, invece, i tecnici assolti. Otto anni fa il Comune di Capaccio rilasciò il permesso a costruire in un fondo di sua proprietà, in località Macchia d’Olmo. Scattarono subito le verifiche e gli inquirenti riuscirono a dimostrare incongruenze soprattutto sul piano burocratico. L’ex assessore Antonio Iannelli, essendo imprenditore agricolo, secondo gli inquirenti non pagò gli oneri di urbanizzazione. Nel 2008 i lavori si sono conclusi. Il presidente della seconda sezione penale del tribunale di Salerno, Vincenzo Siani, ha letto ieri il dispositivo di sentenza. Un anno e tre mesi sono stati comminati ad Antonio Iannelli, ex assessore alle politiche agricole, proprietario del suolo dove è stata realizzata la lottizzazione. Il tribunale ha condannato, inoltre, a un anno e tre mesi Mario e Pasquale D’Amico, proprietari degli immobili come Anna ed Immacolata Silvestro, condannate ad un anno, mentre a Pasqualino Colace, proprietario di un’altra villetta, è stata inflitta la pena di un anno e due mesi. I giudici hanno condannato, inoltre, Pietro Guadagno, direttore dei lavori, e Luigi Merola, rappresentante dell’impresa esecutrice delle opere, a dieci mesi ciascuno. 

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