Montesano sulla Marcellana, rogo Bimaltex: nuova udienza del processo di appello

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Montesano sulla Marcellana, rogo Bimaltex: nuova udienza del processo di appello

Nel pomeriggio di oggi lunedì 21 maggio si terrà una nuova udienza del processo di appello a carico di Biagio Maceri titolare del materassificio Bimaltex di Montesano sulla Marcellana teatro dello spaventoso rogo in cui morirono il 5 luglio del 2006 Annamaria Mercadante di 49 anni e la 15enne Giovanna Curcio.

L’udienza di oggi sarà incentrata sulle arringhe conclusive degli avvocati delle parti civili Renivaldo Lagreca, Giacinta Guerra e Antonello Rivellese e Luigi Giordano; nel corso della precedente udienza il procuratore generale della Corte di Appello di Salerno ha chiesto in maniera esplicita la conferma della condanna inflitta in primo grado al Maceri sottilineando le responsabilità dell’uomo nella scarsa gestione del laboratorio.

Un’organizzazione a rischio, a quanto pare, tale da non poter evitare con un incendio un’immane tragedia; Maceri il 21 luglio del 2009 era stato condannato in primo grado dal Tribunale di Sala Consilina ad otto anni di reclusione con le pene accessorie dell’interdizione perpetua dai pubblici uffici.

Una tragedia annunciata La mattina del 5 luglio 2006 una drammatica notizia fece il giro del Paese: a Montesano sulla Marcellana, piccolo centro del Vallo di Diano, una piccola fabbrica di materassi, la Bimaltex, era andata a fuoco ed all’interno di un bagno erano rimaste imprigionate due donne ritrovate, poi, bruciate vive.

Giovanna Curcio di 15 anni e Annamaria Mercadante di 49 anni sono le vittime di una tragedia annunciata; sull’episodio intervenne anche il presidente della Repubblica  che richiamò amministratori locali ed inquirenti ad indagini serie e scrupolose.

Dalle prime indagini gli inquirenti evidenziarono numerose responsabilità ma alla fine si decise di percorrere la pista Biagio Maceri rappresentante legale della Bimaltex, adesso siamo alle battute finali di una vicenda dai contorni ancora oscuri che solo la sentenza sarà in grado di chiarire. 

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