Grandi progetti, Cilento fuori. I sindaci: rivolta delle tasse

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Grandi progetti, Cilento fuori. I sindaci: rivolta delle tasse

E’ la clamorosa forma di protesta promossa dal primo cittadino del Comune di Pollica-Acciaroli, Stefano Pisani, alla quale in queste ore stanno aderendo numerosi sindaci del territorio. Nonostante la vocazione turistica della riserva naturale, nella cui area di competenza ha peraltro sede la capitale italiana della dieta mediterranea (Pioppi, ndr), nemmeno un euro del miliardo e 700 milioni che l’Ue ha deciso di liberare su richiesta della Regione finirà agli enti locali e alle imprese locali.

TASSE AI SINDACI
La singolare forma di protesta, che i sindaci coinvolti definiscono apertamente “disobbedienza civile”, coinvolge anche le aziende che operano nel territorio del Parco Nazionale del Cilento. L’addizionale sulle concessioni demaniali, infatti, verrà corrisposta direttamente ai sindaci e non più alla Regione Campania. per parte loro, invece, le amministrazioni comunali hanno deciso di bloccare il pagamento della quota aggiuntiva del 5 per cento alla Provincia di Salerno per finanziare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Ai 12 sindaci che hanno avviato l’azione di protesta se ne aggiungono altri con il trascorrere delle ore ed è inevitabile, per l’amministrazione regionale, confrontarsi con questa delicata situazione.

LE REAZIONI
“Se la Regione dimentica il Cilento e il Vallo di Diano – dice il primo cittadino di Pollica-Acciaroli, Pisani – nulla deve essere corrisposto all’ente da queste realtà, peraltro siamo sconcertati dal fatto che esponenti cilentani della maggioranza in consiglio regionale abbiano plaudito all’approvazione di un parco progetti che trascura completamente la loro terra d’origine”. A detta di Pisani “un ampia porzione del territorio regionale è stata dimentica e ancora una volta ha vinto la politica del consenso e dei grandi numeri”. Parla di violazione della legge Domenico Giordano, sindaco di Casal Velino. “La normativa che ha istituito il Parco Nazionale del Cilento – dichiara – prevede priorità per questa area nell’assegnazione di fondi pubblici invece in questo caso addirittura non arriva alcun finanziamento, è una cosa inaccettabile”.
Nelle prossime settimane potrebbe comunque essere sottoposto all’attenzione dell’ente di Palazzo Santa Lucia un progetto comune predisposto dai rappresentanti delle amministrazioni cilentane.

I PROGETTI
Con una somma di 1,7 miliardi saranno finanziati il completamento della riqualificazione del fiume Sarno, il sistema integrato portuale di Napoli, il conseguimento della bandiera blu da parte de litorale Domitio, il rinascimento del litorale del Golfo di Salerno, il risanamento ambientale dei Regi Lagni, la valorizzazione del centro storico di Napoli, il risanamento dei laghi Campi Flegrei, la riqualificazione urbana dell’area portuale di Napoli Est.

Sono dodici i sindaci che hanno promosso la singolare forma di protesta che definiscono “disobbedienza civile”:
• Anna Acquaviva – Serramezzana
• Girolamo Auricchio – Roccadaspide
• Giuseppe Cilento – San Mauro Cilento
• Cono D’Elia – Morigerati
• Domenico Giordano – Casal Velino
• Francesco Lombardo – Sessa Cilento
• Emanuele Malatesta – Omignano
• Enzo Paolillo – Perdifumo
• Geppino Parente – Bellosguardo
• Stefano Pisani – Pollica/Acciaroli
• Tonino Radano – Stella Cilento
• Toni Viterale – Rofrano

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