Cilento, uccise la moglie: giudici confermano condanna

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Cilento, uccise la moglie: giudici confermano condanna

Confermata la condanna a 14 anni (più pena accessoria di tre anni di ricovero in casa di cura) per Sandro Pili, l’uomo che il 30 novembre del 2014 ha ucciso con una coltellata la moglie, Pierangela Gareffa. L’omicidio è avvenuto a Vibonati, nel golfo di Policastro. I giudici dell’Assise d’Appello di Potenza non hanno avuto dubbi. Il 26 gennaio di quest’anno, il giudice per le udienze preliminari di Lagonegro, aveva condannato il 49enne con rito abbreviato. In quella data venne anche riconosciuta la semi infermità mentale richiesta dai legali difensori. Il gup riconobbe anche un risarcimento dei danni in favore delle parti civili, la madre e le due sorelle della vittima. 

Dopo un litigio per motivi familiari, l’uomo, reoconfesso, sferrò un fendente al torace alla donna che, dopo alcune ore, intorno alla mezzanotte, morì nella sua camera da letto. Pili tentò inizialmente di negare, poi confessò di averla colpita. Il pubblico ministero del tribunale di Lagonegro aveva chiesto una pena di 16 anni per Pili. Secondo gli inquirenti, l’uomo lasciò la moglie agonizzante a terra per più di otto ore nella loro villetta di Vibonati. L’uxoricida attualmente è rinchiuso nella casa circondariale di Fuorni. Il figlio della coppia, che all’epoca dei fatti aveva 12 anni, fu affidato ai nonni paterni.

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