Nuove province. Rimane invariata Salerno, salvo il Cilento

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Nuove province. Rimane invariata Salerno, salvo il Cilento

Come annunciato, la geografia italiana cambierà, approvato il decreto che riduce le attuali a provincie della penisola a 51.
«E’ di tipo ordinamentale e strutturale, nella logica avviata con la spending review», ha riferito Patroni Griffi a Palazzo Chigi dopo l’approvazione del provvedimento.
«Dalle 86 province di Regioni a statuto ordinario arriveremo a 51 province, comprensive delle città metropolitane». « Il processo è irreversibile – ha aggiunto Patroni Griffi – e da gennaio verranno meno le giunte provinciali». «Il governo si è mosso tra spinte al mantenimento dello status quo e spinte alla cancellazione totale delle Province».

Cosa cambia nella nostra regione? La Campania manterrà Napoli come città metropolitana e rimarranno in essere le attuali province di Caserta e Salerno; penalizzate, invece, Avellino e Benevento, che si uniranno formando la provincia “irpino-sannitica”. Dunque, salvo come previsto il salernitano, in quanto la provincia, con un estensione di 4.918 km² e una popolazione di oltre 1.000.000 di abitanti, mantiene la sua autonomia. Nessuna novità ridimensionale, quindi, per i 158 comuni che la compongono e di conseguenza per il comprensorio cilentano. Pericolo scampato per una realtà già fortemente disagiata: l’estensione territoriale rende il salernitano una delle province più estese dello stivale con conseguenti difficoltà legate alle distanze e anche alla distribuzione disomogenea sia in termini di popolazione che di attività economiche.

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