Polemiche sulla tari, sindaco: «Ritocchi necessari. Aggravio colpa obbligazioni e debiti della vecchia amministrazione»

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Polemiche sulla tari, sindaco: «Ritocchi necessari. Aggravio colpa obbligazioni e debiti della vecchia amministrazione»

Polemiche sulla tassa sui rifiuti ad Albanella, legate probabilmente, secondo l’amministrazione comunale, alla cattiva interpretazione della Tari. Ecco perché da palazzo di città è sembrato opportuno fare chiarezza sulla determinazione dei costi e delle relative tariffe. «La quantificazione dei costi e la determinazione delle tariffe si articola nelle fasi fondamentali della distinzione tra fissi e variabili, nonché, sulla base di un piano finanziario. – spiega con una nota l’amministrazione  – I costi della tari, in forza della legislazione vigente, devono essere coperti integralmente con la tassazione sulle abitazioni. Non si può tacere che nel computo dei costi incidono per l’anno 2014 in modo considerevole:  l’aumento del costo del personale del Consorzio ed il costo, aggiuntivo, per ulteriori incarichi a cooperative, relativo allo spazzamento delle strade che sebbene rientrasse negli obblighi contrattuali del Consorzio non è stato svolto dallo stesso. Ma anche l’ incremento dei costi per lo smaltimento dei rifiuti che a seguito di delibera provinciale sono aumentati, con effetto retroattivo, per il conferimento presso lo Stir di Battipaglia. Inoltre bisogna ricordare che sono venuti a gravare sul bilancio 2014 ulteriori costi per debiti della gestione 2013 non pagati e riconosciuti nel 2014».

«Da ciò è derivato un incremento di spesa per oltre 70.000,00 euro – spiega l’amministrazione – che sebbene scaturenti da obbligazioni e contratti di appalto assunti in precedenza hanno inciso in modo negativo nel 2014 sul totale dei costi da coprire con la relativa tariffa Tari per l’anno corrente. Tale incidenza si è avuta soprattutto sulla parte variabile, cioè quella parte dei costi relativa alla produzione, raccolta, e smaltimento dei rifiuti sulla quale nessun intervento può essere operato dal questo Ente mentre, invece, sulla parte fissa del tributo (riferita ai costi della gestione dell’ Ente) già da questo anno l’ amministrazione comunale ha operato una riduzione rispetto al 2013 in modo da strutturare la tariffa non tanto sull’ astratta grandezza dell’ abitazione (mq) quanto sulla presumibile capacità di produzione dei rifiuti in base agli effettivi occupanti».

«Ciò malgrado – chiariscono gli amministratori di Albanella – le tariffe applicate presentano scostamenti minimi rispetto alla TARES del 2013 ed in particolare: utenze domestiche – parte fissa -17,50% ; parte variabile +15,54%, utenze non domestiche – media +5,80%. Va ben evidenziato – continuano – che le tariffe risultano essere in linea, se non addirittura in molti casi inferiori, con quelle applicate dai comuni dell’area salernitana. Si ritiene indispensabile far rilevare come l’ Osservatorio Union Camere con il comunicato del 8/12/2014 abbia posto in evidenza che, su base nazionale, l’incremento Tari operato dai comuni sia stato di oltre il 18%, cosa che non è avvenuta d Albanella. Come si può bene vedere, allora, dove si è stati costretti a ritoccare la tariffa ciò è avvenuto cercando di contenere al minimo l’aumento e con percentuali ben al disotto della media nazionale sopra richiamata. E’ di tutta evidenza che senza l’aggravio di costi, conseguenti ad obbligazioni e debiti delle gestioni precedenti (70.000 euro), già da questo anno avremmo operato una riduzione della Tari che sarà, tuttavia, effettuata già a partire dal 1 gennaio 2015», hanno concluso.

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