Si è svolta davanti alla prima sezione penale del tribunale di Salerno, presieduta dal giudice Domenico Diograzia, la prima udienza del processo legato al tragico incidente in cui perse la vita Fabio Cafaro, 29 anni, originario di Auletta.
L’imputato è un uomo di 39 anni di Campagna, ritenuto responsabile del sinistro avvenuto la sera del 5 giugno 2023 nei pressi del quadrivio della città. Secondo la ricostruzione accusatoria, l’automobilista avrebbe guidato in stato di alterazione psicofisica, riconducibile all’assunzione di sostanze psicotrope, e avrebbe eseguito una svolta improvvisa senza alcuna segnalazione, causando l’impatto con la moto sulla quale viaggiava Fabio Cafaro. Il giovane, ricoverato in condizioni gravissime, è deceduto dopo un mese di agonia.
Al termine dell’udienza preliminare il gup Marilena Albarano aveva già disposto il rinvio a giudizio per omicidio stradale aggravato. Nella stessa occasione nove familiari della vittima si erano costituiti parte civile: i genitori e il fratello assistiti dall’avv. Michele Fiore; la sorella difesa dall’avv. Rosi Di Carlo; la nonna materna rappresentata dall’avv. Teodora Chiaviello; e gli zii materni con l’avv. Alfonso Landi. Su richiesta dei loro legali è stata inoltre citata la compagnia assicurativa quale responsabile civile.
All’apertura del dibattimento gli avvocati dell’imputato, Ennio Riviello e Salvatore Busillo, hanno sollevato un’eccezione preliminare chiedendo la riqualificazione del fatto in omicidio stradale semplice. La pubblica accusa e le parti civili hanno immediatamente espresso parere contrario.
Il processo riprenderà il 25 marzo 2026, quando saranno ascoltati i primi testimoni indicati dal pubblico ministero. Intanto, la famiglia di Fabio continua a chiedere che venga fatta piena luce su quanto accaduto e che venga riconosciuta giustizia al giovane e a tutte le vittime della strada.




