Castellabate, la minoranza tuona: «Non vogliamo il passaggio alla Consac»

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Castellabate, la minoranza tuona: «Non vogliamo il passaggio alla Consac»

«In questi mesi molte sono state le voci e le indiscrezioni circa un possibile passaggio alla Consac gestioni idriche spa da parte del Comune di Castellabate in merito al Servizio Idrico Integrato. La presenza di personale della società sull’impianto di depurazione non fa che confermare tutto ciò. A breve quindi la gestione dell’acqua e della depurazione passerà alla Consac (società che distribuisce e gestisce l’acqua dei Comuni dell’Alto Cilento, dell’area Montestella, del Mingardo, dell’entroterra cilentano, dell’entroterra saprese, del Golfo di Policastro  e della Piana  dell’Alento e fascia costiera nord, i quali  ogni estate sono costretti a convivere con una carenza continua di acqua a causa delle pessime condizioni delle varie condotte, tra cui spicca per demeriti quella “del Faraone”)».

Lo scrivono in una nota i consiglieri di minoranza del Comune di Castellabate Alessandro Lo Schiavo, Marco Rizzo, Caterina Di Biasi e Luigi Maurano. «Inoltre, non sveliamo certo l’arcano quando diciamo che la Consac è una società non proprio sana dal punto di vista finanziario ( fonte – Comunicato stampa della società del 23 Settembre 2016)  e che ciò potrebbe influire anche sul futuro importo delle bollette di noi tutti. Ci sono addirittura Comuni che hanno diffidato o intrapreso class action contro la società, rea di una gestione non appropriata di un bene di primaria importanza come l’acqua.  Per non parlare del problema della presenza di amianto nelle condotte, denunciato a mezzo stampa dal Presidente di Fare Ambiente il 21 Dicembre 2017 e dal Presidente Regionale di Legambiente».

Poi aggiungono: «Non sono chiare nemmeno le motivazioni che hanno portato a tale decisione che si ripercuoterà sulla quotidianità dei cittadini di Castellabate e dei turisti, in quanto il servizio idrico e di depurazione rappresenta il cardine di civiltà e vivibilità di un territorio. Non si possono fare ragionamenti di risparmio di spesa sull’acqua; non si può derubricare la situazione come vicenda politica; non si può fare un passo così radicale e impattante per la vita dei cittadini senza consultare gli stessi. Nel programma elettorale presentato a suo tempo dall’Amministrazione Spinelli non c’era scritto che il Servizio Idrico Integrato di Castellabate sarebbe passato alla Consac. Non è una questione politica tra minoranza e maggioranza: stiamo parlando di acqua pubblica, di vita quotidiana, di turismo e di benessere di un intero territorio». E concludono: «Per tutti questi motivi invitiamo l’intera cittadinanza ad una riflessione e una presa di coscienza seria sull’argomento perché ora è il momento di agire, domani sarà già tardi».

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