Cilentana chiusa da tre mesi: sarà riaperta entro Pasqua? Al momento nessuna certezza

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Cilentana chiusa da tre mesi: sarà riaperta entro Pasqua? Al momento nessuna certezza

La strada statale 18 Cilentana è ormai chiusa al traffico da ben tre mesi. Dal 27 dicembre scorso, i residenti e i turisti che si affacciano sulle suggestive terre del basso Cilento sono costretti a trovare alternative più lunghe e scomode per i loro spostamenti. Questa chiusura forzata, tra gli svincoli di Ceraso e Cuccaro Vetere, ha gettato nell’incertezza gli operatori del settore turistico, che attendono con ansia risposte chiare dalle autorità competenti.

Il problema assume un’urgenza ancora maggiore alla luce delle prossime festività pasquali, tradizionalmente un banco di prova fondamentale per la stagione turistica del Cilento. Le celebrazioni pasquali attirano ogni anno un numero significativo di visitatori, che contribuiscono in modo sostanziale all’economia locale.

La chiusura della strada Cilentana è stata motivata da interventi di messa in sicurezza sul viadotto Acquarulo, una decisione che, seppur necessaria per garantire la sicurezza dei viaggiatori, ha avuto un impatto sull’economia locale, sugli studenti e sulla sicurezza dei cittadini. Gli operatori turistici, da albergatori a ristoratori, da gestori di attività ricreative a commercianti, stanno risentendo di questa situazione.

La mancanza di una data certa per la riapertura della strada aggiunge ulteriore incertezza e preoccupazione. Senza la possibilità di pianificare con sicurezza, molti turisti potrebbero decidere di optare per destinazioni alternative, lasciando il Cilento a fare i conti con un doppio colpo: la perdita di affluenza turistica durante le festività pasquali e un’impressione di instabilità che potrebbe allontanare visitatori anche nel medio-lungo termine.

Gli operatori turistici del Cilento chiedono con urgenza risposte dall’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade (ANAS), l’ente responsabile degli interventi sulla Strada Cilentana. È fondamentale che venga fornita una tempistica precisa per la riapertura dell’arteria, così da consentire una pianificazione adeguata agli operatori e rassicurare i potenziali visitatori sullo stato dell’infrastruttura.

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