Confesercenti Salerno, lockdown tra rabbia e speranza: «Serve legge straordinaria»

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Confesercenti Salerno, lockdown tra rabbia e speranza: «Serve legge straordinaria»

di Marianna Vallone

Le imprese non ce la fanno. E non riescono ad avere credito e liquidità per continuare ad andare avanti nella loro attività. Dopo l’allarme dei giorni scorsi, di un nuovo lockdown in Campania, Confesercenti Provinciale Salerno chiede aiuti per i lavoratori «Capiamo la rabbia e la preoccupazione delle piazze e  proprio per questo stiamo urlando da mesi, prima che sia troppo tardi, la necessità di attivare subito un  piano di sostegno socio economico nazionale, un piano poderoso», commenta il presidente provinciale Raffaele Esposito.

«Il nostro ruolo istituzionale ci  impone di usare la ragione, la calma, la diplomazia così come bene ha espresso il nostro presidente regionale Vincenzo Schiavo, ma fino  a quando potremo fare i “pompieri” gettando acqua sul fuoco, propinando le doverose rassicurazioni a tutti i nostri comparti associativi, ed evitare di riempire le “piazze” senza necessariamente, e con enorme sforzo psicofisico,  farci  travolgere dalla irrazionalità e dalla psicosi collettiva? L’economia reale è a pezzi», aggiunge Epsosito. «Ancora peggiore è l’aspettativa all’orizzonte, tra indebitamento o chiusura, una possibilità non troppo lontana e catalizzata da enorme incertezza istituzionale».

I dati economici non sono confortanti
«La situazione, così come rimarcato recentemente e dopo la “bella” stagione estiva del mese di agosto, entra nuovamente  nel pieno della  crisi economica e sanitaria, i commercianti e le imprese gridano giustizia, equità, sostegno perché nelle tasche di molti di loro  non arriva un euro. È mancata la visione  di una vera politica del “sostegno” e non dell’assitenzialismo», aggiunge Esposito. «L’economia reale – prosegue il presidente Esposito – è quasi  sul lastrico, consumi ridotti, mercati deserti, aumenta la paura di “vivere” mentre si  arricchiranno i soliti noti, le multinazionali del e-commerce ed i nostri quartieri, le nostre comunità, i nostri paesini diventeranno inevitabilmente le frontiere delle nuove comunità dei poveri».

La richiesta al Governo
«Confidiamo davvero ed in ultima istanza nella redazione e nella messa in campo  immediata, da parte del governo, di un piano economico e sociale imponente, di una legge straordinaria per congelare ed annullare la pressione fiscale, i tributi, i fitti i cosiddetti “balzelli” su imprese e famiglie, un piano  rapido  e nelle disponibili reali per le tasche dei nostri imprenditori piccoli o grandi che siano, per i nostri commercianti per i nostri artigiani. – ha evidenziato Esposito – Nel frattempo tra gli slalom delle nuove indicazioni amministrative e sanitarie, bisogna continuare, con intelligenza e responsabilità, ad osservare scrupolosamente le indicazioni sanitarie basilari  perché se è vero che l’emergenza sanitaria è ancora in corso tutti noi, al pari di quello che si è fatto  nei luoghi di lavoro, dobbiamo fare molto meglio per contrastarla soprattutto negli atteggiamenti della nostra quotidianità», conclude il presidente Esposito.

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