Coronavirus, Camerota continua ad essere blindata: oltre 1300 identificati

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Coronavirus, Camerota continua ad essere blindata: oltre 1300 identificati

Non si entra a Camerota se prima non si passa al check-in della task force. E’ quanto accade da domenica mattina nel Comune amministrato dal sindaco Mario Salvatore Scarpitta con le nuove misure adottate per far fronte alla pandemia del Covid-19. Alla stretta del governo s’aggiungono le precauzioni adottate dal primo cittadino. Giorno e notte, nei tre varchi d’ingresso del territorio comunale, insistono i presidi formati dai carabinieri della locale stazione, dalla polizia municipale e dal gruppo di protezione civile. A mercoledì sera alle ore 20.00 sono oltre 1300 le persone fermate e identificate. Tra loro 12 sono state raggiunte da ordinanza di quarantena. Due invece le denunce per inosservanza del Dpcm: si tratta di un 22enne e un 35enne che da Comuni diversi volevano entrare a Camerota senza un motivo valido, al contrario – invece – di quanto stabilisce il Dpcm. Stamane potrebbe arrivare la notizia di una terza denuncia. Trenta invece le autodenunce al centralino. L’amministrazione comunale, in concerto con la task force, ha istituito un numero dedicato per le segnalazione e per i cittadini che rientrano dal nord. Nella giornata di oggi, giovedì, il sindaco dovrebbe consegnare nuove apparecchiature alla task force, per innalzare il livello dei controlli. «Siamo intransigenti – ha detto Scarpitta – la linea dura dell’amministrazione prosegue. Chi raggiunge Camerota deve sapere che qui esistono regole ferree e vanno rispettate».

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