Da Castellabate con indignazione

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Da Castellabate con indignazione

Mostriamo l’immagine creativa, pura, anche se in parte nuda, della donna che dal Castello dell’Abate, indignata si gira, opera di Vittoria Donadio, in contrapposizione a quella senza fantasia, volgare ed oltraggiosa, che siamo costretti a pubblicare, anche se con dolore, non solo per completare la comunicazione della notizia, ma anche nella speranza che altre associazioni, gruppi, Enti vogliano associarsi alla denuncia, o direttamente all’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria o rivolgendosi all’UDI di Napoli che la coordina (udinapoli@gmail.com).
Stefania Cantatore rappresentante dell’UDI, Unione Donne Italiane, dopo varie proteste giunte da più parti da donne stanche di vedere il loro corpo adoperato in modo osceno, per richiamare l’attenzione per messaggi pubblicitari, e per giochi inqualificabili, ha segnalato, all’ Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria, questa pubblicità dell’impresa “Italiana Video Games”- Felaco.
Dalla lettera ufficiale: “……segnalo, per il suo contenuto deliberatamente lesivo della dignità femminile, per il richiamo violento a comportamenti sessuali rivolti a parti isolate del corpo femminile che, indifferenti alla persona, costituiscono la sostanza di reati che non di rado preludono al femminicidio , L’intelligenza del contesto culturale nel quale la pubblicità veicola il suo messaggio, non può non farci intuire il contenuto dei giochi reclamizzati, probabilmente, tesi a suggestionare e invitare minori a gesti violenti verso il genere femminile, se non a rappresentare stupri e violenze…….”
Questa pubblicità diffusa, come purtroppo anche altre, certamente di autore maschile, mostra anzitutto la completa mancanza di creatività, copiando, insistendo sempre su gli stessi temi offensivi per la dignità della donna, ma ancor più mostra poca intelligenza e preparazione degli autori e di coloro che ancora da queste immagini sono richiamati ed interessati!! La pornografia chiaramente coinvolge chi è soggetto a varie forme di impotenza, oltre a patologie dissociative. Come si può inoltre ancora permettere la divulgazione di immagini di questo tipo di provocazione per tali “malati”, in un’epoca nella quale le violenze sessuali, anche verso adolescenti, sono tanto diffuse e conducono anche ad omicidi??? La protesta deve essere di entrambi i generi, al di là anche di qualsiasi appartenenza partitica, deve accumunare solo persone degne di questo nome, pensanti stimabili che, in difesa della dignità umana, per una crescita formativa, vogliono proporre un’umanità, e quindi una società, migliore.

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