Ginecologo a processo per presunti abusi su paziente: giudizio immediato per un medico

Un ginecologo di 62 anni, residente e operante a Cava de Tirreni, è stato rinviato a giudizio con rito immediato con l’accusa di violenza sessuale aggravata ai danni di una paziente. A richiedere il processo in tempi rapidi è stata la Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, alla luce delle prove raccolte durante le indagini, ritenute sufficientemente solide da escludere la necessità di un’udienza preliminare.

I fatti risalgono all’estate del 2024. Secondo quanto denunciato dalla presunta vittima – una donna straniera – l’episodio sarebbe avvenuto all’interno dello studio privato del professionista, durante una visita ginecologica. Stando al suo racconto, il medico avrebbe assunto comportamenti inappropriati, culminati in palpeggiamenti e avances sessuali. La donna, turbata, avrebbe lasciato lo studio in evidente stato di disagio per poi confidarsi con un amico avvocato, col marito e infine con un centro antiviolenza del territorio. La denuncia ai carabinieri ha fatto scattare immediatamente le indagini.

Durante le fasi investigative, sono stati acquisiti riscontri ritenuti determinanti, tra cui tabulati telefonici che avrebbero documentato tentativi di contatto da parte del ginecologo nei confronti della donna, successivi alla denuncia. Tali elementi hanno rafforzato la credibilità del racconto della paziente, già valutato come preciso e coerente dagli inquirenti. A ciò si aggiungono altre testimonianze e il contributo del centro antiviolenza.

Il professionista, sospeso nel frattempo dall’esercizio della sua attività, ha negato ogni accusa, fornendo una versione dei fatti del tutto divergente. Interrogato dal giudice per le indagini preliminari, ha respinto gli addebiti, sostenendo che non vi sia stato alcun comportamento inappropriato.

La prima udienza del processo è stata fissata per il mese di giugno presso il tribunale di Nocera Inferiore. Il procedimento, salvo eventuali richieste di riti alternativi, sarà chiamato a stabilire la veridicità delle accuse mosse al medico, che rischia una pesante condanna in caso di colpevolezza.