Green pass, De Luca: «Vaccini non ripartono per reddito cittadinanza e lavoro nero»

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Green pass, De Luca: «Vaccini non ripartono per reddito cittadinanza e lavoro nero»

“Sui contagi abbiamo dati rassicuranti anche a una settimana dall’inizio della scuola, dobbiamo attendere altri 15 giorni per avere altri dari. La mortalità è ancora elevata, ma le terapie intensive non sono ingolfate. In Italia però si è quasi bloccata la campagna di vaccinazione, anche per la terza dose registriamo una fatica. Neanche con le decisioni sul Green Pass la campagna vaccinale è ripresa. Diverse le motivazioni: in Campania c’è un livello elevato di economia sommersa, quindi le persone non hanno il problema della sospensione, e abbiamo il numero più alto di reddito di cittadinanza”. Lo  ha detto il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca, durante la consueta diretta Facebook.

“La mia preoccupazione è per la vaccinazione legata ai bambini – prosegue – mi auguro che questa campagna demenziale messa in piedi sul vaccino antiCovid non abbia ricadute pesanti sull’obbligo di vaccinazione per i bambini per malattie come la poliomelite”.

In Campania si prosegue con 17mila vaccini al giorno, 7milioni e 600mila somministrazioni effettuate, 4milioni e 600mila doppie dosi, “ma non abbiamo raggiunto l’obiettivo dell’immunizzazione” dice De Luca. Non preoccupa, per ora, il mondo della scuola ad una settimana dalla riapertura: “Dopo la prima settimana non abbiamo registrato fenomeni particolarmente preoccupanti. Dovremo aspettare altre due settimane per un quadro di maggiore certezza ma ad oggi il quadro è rassicurante”, dice De Luca.

 De Luca non  ha parlato solo di Covid e vaccinazione ma ha spaziato su vari temi. “I femminicidi sono fenomeni diventati non più tollerabili. Abbiamo un diffondersi di situazioni di violenza, di aggressioni alle donne, che non sono più tollerabili. Come Regione, pur non essendo materia di competenza regionale, potremo fare una proposta di legge” ha annunciato il governatore . Secondo De Luca, una legge potrebbe servire “perchè si inizi a ragionare su un inasprimento di pene anche pesante per chi si rende responsabile di atti di aggressione alle donne o di femminicidi. Si sta creando un clima intollerabile”.  

E De Luca chiede maggiore severità anche nel contrasto alla violenza giovanile: “Fra le cose sulle quali dovrebbe decidere il Governo nazionale c’è anche l’abbassamento dell’età della punibilità. Oggi a 15 -16 anni un ragazzo o una ragazza sono in grado di capire benissimo cosa sia bene e cosa sia male – sostiene il presidente della Regione – cominciamo a introdurre anche penalizzazioni severe per i genitori che hanno il dovere di controllare i propri figli. Capisco che è complicato, che quando un ragazzo esce di casa non è che puoi seguirlo, ma qualche elemento in più di responsabilizzazione delle famiglie credo che sia indispensabile, almeno per risarcire i danni che vengono prodotti sui beni pubblici da persone irresponsabili”.

Infine, l’ira di De Luca si abbatte anche su quelli che definisce “i pericolosi monopattini”. E anche qui il governatore annuncia: “Abbiamo inviato una nota a tutti i Comuni. Una delibera tipo che debbono attivare in relazione ai monopattini che stanno diventando una croce. Troviamo una presenza abbastanza diffusa di persone irresponsabili che camminano come pinguino sui monopattini e fanno gli slalom tra i passeggini e le famiglie, che sfrecciano senza caschi, senza luci, senza neanche i catarifrangenti in qualche cosa in due, pinguini. Non e’ piu’ tollerabile. I Comuni hanno l’obbligo di prendere decisioni: casco obbligatorio e blocco senza luci. Prima di dover contare i morti, si prendano misure di contenimento. Ci auguriamo che il governo nazionale si decida a legislazione rigorosa, situazione intollerabile”.

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