Grotte Pertosa, 75 artisti e omaggio a De Andrè: via al ‘Negro Festival’

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Grotte Pertosa, 75 artisti e omaggio a De Andrè: via al ‘Negro Festival’

Musiche, culture e dialetti diversi si fondono in un unico progetto, con 75 artisti da tutto il mondo, per declinare il tema dell’integrazione, culturale e sociale, che parte da un luogo e da un palco ancestrale e simbolico, quello delle Grotte di Pertosa-Auletta, dove da oggi, venerdì, al 18 settembre si svolge la 21/a edizione del “Negro Festival”, la rassegna nazionale di musica e cultura etnica. Il tema del 2016 e’ “Integrazioni, incontri e incastri tra mondi musicali”, che in tre giorni si sviluppa nella cornice naturale delle Grotte – attraversate dal fiume “Negro” da cui prende il nome la rassegna – che ospitera’ commistioni di generi e sonorita’ e fusioni tra mondi diversi come il punk e il gospel, la melodia araba e quella Yiddish, la tarantella e le dj-set, o anche, rilevano i promotori del’evento, “un amalgama sperimentale ed eccezionale come la poesia di Fabrizio De Andre’ riletta in dialetto napoletano, con le voci di Teresa De Sio, Enzo Gragnaniello, Francesco Di Bella e Maldestro (17 settembre)”. E ancora, la tromba del siciliano Roy Paci che duetta con i Klezmatics (18 settembre) e le liriche contadine “shakerate” con i ritmi serrati dell’electro-pop nel duetto tra band lucana dei Renanera e Vittorio De Scalzi.

Nel programma dell’edizione 2016 – organizzata dal Comune di Pertosa con la direzione artistica di Dario Zigiotto – c’e’ anche spazio per il progetto “Stazioni lunari”, di Francesco Magnelli (ex Csi), che ripercorre la storia della musica popolare: si suonano e si cantano alcuni brani tradizionali di varie parti del mondo, portati in chiave nuova e innovativa da Ginevra Di Marco, Stefano “Cisco” Belotti (Ex Modena City Rambler), Carlos Paz e Ziad Trabelsi, (due delle voci dell’Orchestra Di Piazza Vittorio), Daniele Sepe e Peppe Voltarelli (16 settembre). Alla musica d’autore e ai progetti artistici si unisce la possibilita’ di visitare le Grotte e le attivita’ di speleo-trekking, con le iniziative della Fondazione MiDa e le degustazioni dei migliori prodotti tipici della cucina locale, a partire dal Carciofo bianco dell’area.

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