Il sindaco di Centola dice «no» alla riapertura del Lanternone

| di
Il sindaco di Centola dice «no» alla riapertura del Lanternone

Con il Ciclope sotto sequestro, la famiglia Sacco aveva optato per la riapertura del Lanternone, la «vecchia» discoteca di Palinuro che ha fatto la storia della provincia di Salerno negli anni 70, 80 e 90. A quasi un anno dalla morte di Crescenzo della Ragione, il giovane 27enne di Napoli morto all’interno del Ciclope, la costa Sud di Salerno ha perso un ampio bacino di giovani che affollavano Camerota e Palinuro durante l’estate. Sono sempre meno, infatti, i ragazzi dai 20 anni in su che scelgono quella zona per trascorrere le ferie estive. Il Ciclope resta sotto sequestro e gli indagati per la morte di Crescenzo sono sempre quattro: il sindaco di Camerota, due tecnici e il proprietario del Ciclope. Quest’ultimo, da Pasqua, avrebbe tentato di ottenere il permesso per riaprire il Lanternone. Ce l’aveva quasi fatta, ma i documenti non sono stati tutti firmati dal primo cittadino di Centola. Servivano tanti soldi per la ristrutturazione. L’idea era di installare un capannone per permettere lo svolgimento della Pasqua d’Italia e poi di rimettere in sesto il locale in vista dell’estate. Ma così non è stato e ora la famiglia Sacco gestisce il Ciclope beach, a Marina di Camerota, e la discoteca Le Dune, in località Saline a Palinuro. «Non ho mai considerato legale consegnare quel luogo a una discoteca», ha dichiarato Giuseppe Tarallo, ex presidente del Parco del Cilento. 

©

Consigliati per te

©Riproduzione riservata