Omicidio-suicidio Cilento: prima le urla, poi le coltellate. La figlia dormiva in cameretta

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Omicidio-suicidio Cilento: prima le urla, poi le coltellate. La figlia dormiva in cameretta

Dormiva ancora la ragazzina di 13 anni, figlia di Vincenzo Carnicelli e Annalisa Rizzo, quando all’interno dell’abitazione di mamma e papà, in via Donizetti di Agropoli, è scoppiata un’improvvisa lite. Lui, 63 anni, pizzaiolo, aveva anche lavorato in Germania. Lei, invece, venti anni più piccola del marito, era un’impiegata di banca.

Omicidio-suicidio

L’uomo ha afferrato un coltello da cucina e ha sferrato diversi fendenti mortali alla donna. Dopodichè si è tolto la vita. I vicini hanno udito le urla. La mamma della donna accoltellata, ha provato a mettersi in contatto telefonicamente con la figlia, come era solita fare tutte le mattine. Dall’altro lato, però, nessuna risposta.

L’allarme

La nonna della ragazzina ha così deciso di allertare i carabinieri. Sono stati infatti i militari della locale compagnia, agli ordini del capitano Colella, a recarsi sul posto. Dinanzi ai loro occhi, una tragedia. Chiazze di sangue e i due corpi riversi sul pavimento. Inutili i soccorsi.

Le indagini

Sul posto sono arrivate due volanti e due ambulanze. Poi il reparto dei Ris dei carabinieri di Salerno e il magistrato di turno presso la procura del capoluogo di provincia. Scoperti tagli su entrambi i cadaveri. Le salme sono a disposizione dell’autorità giudiziaria. Disposto l’esame esterno. L’abitazione è stata sottoposta a sequestro. Da chiarire le cause alla base della lite.

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