Più di cento agricoltori all’assemblea territoriale di Coldiretti Salerno a Villammare

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Più di cento agricoltori all’assemblea territoriale di Coldiretti Salerno a Villammare

Sono stati oltre cento gli agricoltori cilentani delle tante, piccole e coraggiose aziende del golfo di Policastro e dell’entroterra, a partecipare, a Villammare, all’incontro territoriale convocato da Coldiretti Salerno, con il supporto dell’ufficio zona Sapri, per fare il punto di una situazione indubbiamente difficile, sulle iniziative future e soprattutto chiarire eventuali dubbi sulle proteste dei trattori in stato di agitazione in molte parti d’Italia e anche in provincia di Salerno. Un’occasione per rivendicare con forza “l’orgoglio Coldiretti” per le tante battaglie che hanno visto la confederazione in prima fila in questi anni. Poi l’annuncio che il 26 febbraio Coldiretti sarà a Bruxelles per una grande manifestazione alla quale parteciperanno anche gli agricoltori della nostra provincia.

Un incontro molto partecipato, quello che si è svolto lunedì al Camping Oliveto di Adriana Bossa a Villammare, anche per la presenza del direttore di Coldiretti Salerno, Vincenzo Tropiano e del presidente di Coldiretti Campania, Ettore Bellelli, che hanno ascoltato tutte le istanze degli agricoltori e gli aspetti più preoccupanti del comparto, le cui conseguenze non riguardano solo il mondo agricolo ma tutta la popolazione locale.

Presenti anche tutti i rappresentanti di Coldiretti del territorio del basso Cilento: Maura Marino, Emilia Barile e Adriano di Giacomo, dipendenti Coldiretti dell’ufficio zona Sapri, Dorotea Croccia, consigliere provinciale Coldiretti, Maria Antonietta Mazzeo, presidente della sezione Camerota e componente del consiglio di Donna Impresa Coldiretti Salerno, Giorgio Vassalli, presidente della sezione Torre Orsaia, Federico Guzzo, presidente della sezione San Giovanni a Piro, Carla Antonucci, presidente della sezione di Torraca, e Domenico Bruno, consigliere provinciale Coldiretti.

Tra le richieste avanzate da Coldiretti a livello nazionale:

  1. Garantire il divieto di vendita sotto i costi di produzione e aumentare i controlli sulle
    pratiche sleali

    mai più sotto i costi di produzione. Ci mobilitiamo per difendere le imprese dalle pratiche sleali. Abbiamo iniziato con lactalis, ma siamo pronti ad agire su tutte le filiere. Sul territorio vanno raccolte segnalazioni dai soci per le denunce.
  2. Moratoria sul credito delle aziende agricole
    L’aumento dei tassi di interesse e l’inflazione stanno colpendo le aziende agricole. E’ necessario un intervento per difendere il reddito delle imprese a partire da una moratoria sui debiti.
  3. Fermare il fotovoltaico a terra
    Serve immediatamente il decreto del ministero dell’Ambiente sulle aree idonee per fermare la speculazione sulle nostre terre per mettere pannelli fotovoltaici a terra.
  4. Stop fauna selvatica
    Bisogna fare di piu’ a tutti i livelli: serve la depopolazione dei cinghiali e delle altre specie che stanno danneggiando le nostre produzioni. Gli agricoltori hanno il diritto di difendere le terre.
  5. Migliorare la Pac in Italia
    Dopo il primo anno di applicazione, serve semplificare il piano strategico nazionale e correggere le scelte che hanno penalizzato le imprese. Grazie a Coldiretti è stato creato un gruppo tecnico al ministero con le organizzazioni che si e’ riunito il 2 febbraio ed ha avviato i lavori di revisione
  6. Emergenze agricole – subito decreto attuativo
    Serve un immediato primo stanziamento per le filiere in crisi, a partire dalle pere usando il fondo emergenze della legge di bilancio
  7. Assicurazioni agevolate – pagamenti immediati alle aziende
    Su forte proposta di coldiretti il ministro Lollobrigida ha dato una risposta importante sulle assicurazioni, con oltre 230 milioni di euro per le annualità 2022 e 2023. ora va pagato immediatamente il 2023.
  8. Lavoro agricolo – contenere i costi indiretti e ridurre la burocrazia
    Contenimento dei costi indiretti del lavoro in linea con i nostri competitor tipo Francia e Spagna. Riduzione della burocrazia nei rapporti di lavoro. velocizzazione delle procedure di rilascio dei visti d’ingresso da parte dei consolati italiani all’estero per i lavoratori stagionali agricoli di cui al decreto flussi.
  9. Pesca
    Aumentare le risorse per le aziende danneggiate dal granchio blu e revisione dell’indennità di malattia per i pescatori da riportare al 75%. No alla riduzione delle
    giornate di pesca e delle zone di pesca per lo strascico e non solo.
  10. Regioni
    Dobbiamo sbloccare fondi e leggi per gli agricoltori in ogni regione è necessario sbloccare fondi, sburocratizzare e dare risposte concrete a favore dei nostri soci. Ad esempio:
  • piani di contenimento regionali della fauna selvatica, a partire dai cinghiali, in attuazione della modifica della legge sulla caccia ottenuta con la legge di bilancio 2023.
  • cofinanziamento regionale delle assicurazioni agevolate. Con 5 milioni di euro a regione potremmo continuare a garantire il 70% di agevolazioni
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