Preoccupazioni sulla sicurezza degli studenti: accordo tra Ministero Istruzione e EF Education sotto processo negli Stati Uniti

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Preoccupazioni sulla sicurezza degli studenti: accordo tra Ministero Istruzione e EF Education sotto processo negli Stati Uniti

Sull’accordo del Ministero dell’Istruzione ed EF Education è l’europarlamentare Isabella Adinolfi a chiedere «indagine approfondita sulle loro pratiche per salvaguardare il futuro dei nostri studenti».

«In merito all’accordo stipulato tra il Ministero dell’Istruzione e del Merito e EF Education, desidero esprimere la mia profonda preoccupazione in relazione alle controversie che coinvolgono questa multinazionale, attualmente sotto processo negli Stati Uniti per il caso di Claudio Mandia, lo studente 17enne si Battipaglia deceduto in circostanze controverse e dolorose», dice l’eurodeputata e vice coordinatore regionale di Forza Italia, Isabella Adinolfi, che si era occupata del caso Mandia già nei mesi scorsi con un’interrogazione alla Commissione Europea sui metodi educativi dell’EF Education.

Il giovane è morto in un college di New York. «Ho sentito la necessità di agire. Nella mia interrogazione alla Commissione Europea, ho sollecitato un’indagine approfondita sulle pratiche di EF Education – rincara la dose l’eurodeputata – Il mio obiettivo è chiaro: assicurare che la sicurezza e il benessere dei nostri studenti siano sempre al primo posto. Parallelamente, il ministro Tajani ha mostrato un forte impegno verso la famiglia di Claudio, offrendo sostegno e assicurando che giustizia venga fatta».

«Questa azione riflette l’importanza di affrontare con determinazione e sensibilità questioni così delicate che toccano le vite dei nostri giovani. Non è solamente una questione di contratti e accordi, ma una questione di valori, di sicurezza e di fiducia nel nostro sistema educativo – conclude l’eurodeputata – Continuerò a monitorare da vicino lo sviluppo di questa situazione e ad agire nel miglior interesse dei cittadini europei, con particolare attenzione alla tutela dei nostri giovani nei contesti educativi».

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