Quando vede il politico si «gratta» per scacciare il «malocchio», vicenda finisce in tribunale

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Quando vede il politico si «gratta» per scacciare il «malocchio», vicenda finisce in tribunale

Toccherà al giudice di pace esprimersi sulla curiosa vicenda giudiziaria che ha coinvolto l’ex consigliere comunale, Gerardo Motta, e l’imprenditore Giuseppe Pontecorvo, entrambi di Battipaglia, dopo che il primo aveva sporto denuncia nei confronti dell’altro con l’accusa di atti persecutori e stalking. La notizia è riportata dall’emittente televisiva di Capaccio Stile Tv. Il giudice dell’udienza preliminare, Stefano Berni Canani, ha stabilito che i fatti non costituiscono stalking né atti persecutori e non ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dal pm Roberto Penna, riqualificando il reato in ingiuria, che è di competenza del giudice di pace, al quale il magistrato, dopo averlo riformulato, dovrà sottoporre il nuovo capo d’imputazione. I fatti risalgono ad episodi verificatisi tra il 2008 ed il 2009. Secondo il politico, il costruttore battipagliese, per oltre un anno, ogni qualvolta lo vedeva, si grattava le parti intime per scacciare il malocchio. Di contro, l’imprenditore ha sempre respinto ogni accusa. La vicenda singolare, però, avrebbe avuto ripercussioni sullo stile di vita dell’ex consigliere, che avrebbe accusato anche stati di ansia oltre che imbarazzo. La denuncia partì la scorsa estate.

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