Scandalo Poste, possibile chiusura ufficio Vibonati. Sindaco: «Paghiamo noi affitto locale»

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Scandalo Poste, possibile chiusura ufficio Vibonati. Sindaco: «Paghiamo noi affitto locale»

La mannaia delle Poste si abbatte sui piccoli uffici del Cilento e del Vallo di Diano. Con il nuovo piano per l’anno 2015 la sede centrale di Poste italiane vorrebbe diminuire le spese e tagliare drasticamente i canoni di locazione e gli stipendi di decine di postini nei paesi meno popolosi a sud di Salerno. Sono a rischio diverse sedi della costa, ma anche dell’entroterra. Tra queste c’è quella di Vibonati, già oggetto di problemi nel 2014. «La razionalizzazione dell’Ufficio Postale di Vibonati, ossia la riduzione delle giornate di apertura, rappresenterebbe un duro colpo per le persone anziane e per quanti vivono nel centro storico», hanno affermato in una nota i consiglieri comunali Giovanni Scognamiglio e Manuel Borrelli che nei giorni scorsi avevano inoltrato al sindaco una nota con cui richiedevano l’urgente convocazione del consiglio comunale. «Purtroppo – continuano Scognamiglio e Borrelli – siamo di fronte all’ennesimo scippo ai danni del nostro territorio che causerà  gravi disservizi soprattutto per i residenti anziani, che si troveranno a non poter usufruire di servizi essenziali quali il pagamento delle bollette o la riscossione della pensione, con la conseguenza di essere costretti a fare lunghe file nei giorni di apertura, ritardare le operazioni o affrontare frequenti e difficili spostamenti». «La delibera, adottata all’unanimità dal consiglio comunale di Vibonati di ieri pomeriggio, per cui il nostro comune proporrà a Poste Italiane di farsi carico del Canone di locazione dell’ufficio  va nella giusta direzione. Una proposta di buon senso che crediamo possa essere utile  per scongiurare l’eventuale ridimensionamento del nostro ufficio postale. Terremo – concludono Scognamiglio e Borrelli- alta l’attenzione sull’argomento consapevoli del fatto che l’Ufficio di Vibonati rappresenta un autentico punto di riferimento per la vita della nostra comunità». 

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