Il Corpo Forestale dello Stato denuncia l’abusivismo: il Parco tace

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Il Corpo Forestale dello Stato denuncia l’abusivismo: il Parco tace

Riceviamo e pubblichiamo integralmente le considerazioni giunte in redazione da un nostro lettore:

Il Corpo Forestale dello Stato con le stazioni di San Giovannia a Piro, Teggiano, Sanza e il C.T.A. di Vallo della Lucania, coadiuvati e diretti dal Dr. Fernando SILEO, hanno proceduto ad individuare ulteriori abusi edilizi all’interno del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano in zona di particolare pregio naturalistico, situati in località “Esca” del Comune di Camerota.  Gli Agenti Forestali hanno accertato che all’interno del complesso turistico denominato “Villaggio Eden” erano in atto lavori “in corso”.  Da successivi accertamenti risultava che nel villaggio turistico erano presenti più di quindici manufatti edilizi, tutti realizzati abusivamente negli anni scorsi.  In un altro complesso turistico denominato “Cala di Luna”, altre  n°10 casette destinate ad unità abitative per turisti risultavano prive di qualsiasi titolo autorizzativo.
A breve distanza dai gravissimi rilievi di abusivismo nell’area dell’Ex Club Mediterranee di Palinuro,  con il sequestro di un’area di circa 150.000 mq., pari alla superficie occupata da circa 40 campi da calcio, con oltre 120 unità abitative rilevate attraverso un’intensa attività di polizia marittima espletata dalla Guardia Costiera di Palinuro, prosegue senza sosta l’attività delle forze dell’ordine per arginare l’abusivismo edilizio nell’area del parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, un fenomeno che non vede tregua e che sta assumendo una dimensione non più sostenibili per l’area protetta più grande d’europa.
Eppure le più recenti norme in materia di abusivismo edilizio nelle aree protette nazionali rafforzano e consolidano il ruolo e le competenze delle aree protette riconoscendo non solo un fondo triennale straordinario per gli interventi di demolizione delle opere abusive,  quanto l’acquisizione gratuita a favore degli organismi di gestione o, in assenza, dei comuni, delle stesse opere abusive.
Ma il Parco tace o non assume alcuna posizione, o almeno non appare. Eppure Il Presidente di Legambiente Campania Bonomo e il responsabile delle aree protette di Legambiente Raia avevano salutato la nomina del Presidente Troiano auspicando che egli continui “ nel Cilento la lotta alla cementificazione e all’abusivismo edilizio come fatto sul Vesuvio”, aggiungendo  “Questa ripresa delle attività del Parco del Cilento e Vallo di Diano, deve essere uno stimolo per avviare un vero e proprio newdeal per le politiche della aree protette” riferendosi esplicitamente alla ”ripresa  senza tregua la lotta all’abusivismo edilizio, alle cave e discariche abusive” . Si auspica che a seguito di questo ulteriore accertamento, il Parco intervenga od almeno assuma una posizione chiara nei confronti di un fenomeno senza sosta e che probabilmente solo l’azione del Parco potrà arginare.

Domenico Nicoletti

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