Marina di Camerota: nuvole fosche sulla programmazione del settore commercio

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Marina di Camerota: nuvole fosche sulla programmazione del settore commercio

Cosa significa lavorare in un settore come quello del piccolo commercio, probabilmente può saperlo solo chi ha un negozio. Cosa significano le aspettative del periodo estivo, dopo un anno di attesa, e rimanerne soddisfatto o malamente sorpreso dalla penuria di cassa, può saperlo solo chi ha un’attività commerciale.  E se malauguratamente il buon commerciante si imbatte in un periodo ‘nero’, qualunque sogno si infrange e quegli investimenti, caricati di salvifiche attese, ritornano, invece, come macigni che colpiscono ogni singolo nervo e muscolo del corpo, si trasformano in tensione, lasciando lo sfortunato in balia della preoccupazione e dell’ovvio malessere. Si suppone, quindi, che il massimo di introito, per un negoziante che vive in un paese dove c’è turismo, si abbia  durante il periodo estivo. E di questo periodo, il meglio, commercialmente parlando, accade, per chi non vede alternative, durante il sabato.
Il caso ‘mercatino del sabato’, sollevato dalle pagine di questo giornale, nasce da questa classe di lavoro. Prende spunto dalle motivazioni sopracitate, ma che nello specifico, finalmente lo abbiamo compreso, dimostra un malcontento per una gestione amministrativa disinvolta verso un settore che merita molta più attenzione, così come viene evocato da questo primo dire ‘Basta!’ dei commercianti di Piazza San Domenico di Marina di Camerota.

Raccogliamo informazioni dopo il folkloristico evento. Un noto commerciante della piazza, ci ha rilasciato alcune dichiarazioni. Ci ha detto che, già aveva lamentato, durante un incontro di settore svoltosi un anno fa, in presenza del fautore del mercatino del sabato, che questo provocava una drastica riduzione di incasso alla sua attività. Per il presidente della Pro Loco, come riferito dal nostro intervistato, invece, il mercatino attira molta gente in piazza e incentiva le attività commerciali.
“I registri dei corrispettivi notificano il contrario. Un dato che è ancora rimasto invariato fino al più recente mercatino che si è tenuto sabato scorso”. Ci dice Enzo Leo, mostrandoci l’ultimo scontrino di chiusura di cassa del sabato, che effettivamente rispetto al venerdì segna un drastico calo d’incasso. “Il mercatino, così come qualunque altra manifestazione che si svolge il sabato, distrae la gente, soprattutto se i nostri potenziali clienti trovano gli articoli proposti dal nostro negozio sulle bancarelle in piazza. Anche una serata canora non è produttiva, anche se ci sono centinaia di persone, noi non lavoriamo perché le persone vengono distratte da questa altra cosa”.

Il turismo balneare, c’è da dire, ormai è caratterizzato da presenze numerose che si riscontrano per brevi periodi, a questo punto si conta sul fine settimana per concludere buoni affari, questa è diventata una regola, per qualunque settore ruoti sul turismo e maggiormente per il negoziante. Ci si ‘combatte’ per la pagnotta, la guerra fra poveri si incarognisce, specialmente se non si percepiscono prospettive di miglioramento, magari di cura, da parte di chi dovrebbe garantire tutti, ciascuno per il suo comparto. Ci viene da chiedere: Organizzare valide alternative? E’ tanto complicato?

Leo ci dice che non è contro il mercatino, anzi. Che si faccia anche cinque giorni a settimana, escludendo però il sabato. “l’animazione in piazza ci serve in altri giorni, il sabato va da sé. Nell’ultima riunione dei commercianti, Guzzo ci disse che avevano analizzato diversi punti, tra cui il mercatino, che al sabato non ci sarebbe  più stato. Questo, due mesi fa. Quando il primo sabato sono venuti a montare il mercatino ho chiamato Pierpaolo Guzzo ma non mi ha risposto. Mi ha risposto Rosanna Mazzeo, la quale sapeva che il mercatino si sarebbe fatto ogni quindici giorni, però il sabato. Allora non abbiamo risolto granché, le dissi, e ho chiamato il sindaco il quale era a conoscenza delle stesse cose riferite dalla Mazzeo. Mi ha suggerito di richiamare Guzzo, il responsabile al commercio per vedere la situazione. Fino ad oggi non sono riuscito a sentirlo. Sabato scorso, sono venuti a montare per il mercatino, nessuno di loro era a conoscenza degli appuntamenti quindicinali. Sono arrivati i vigili, che non ho chiamato io, e arriva Bifulco, il quale dice che nessuna notifica li aveva messi al corrente della decisione dell’amministrazione e che quindi il mercatino si sarebbe fatto”.

Tra vigili, sindaco, responsabile dei Servizi Generali ( Ciccio Fiore), presidente della Pro Loco, commercianti, e un invisibile delegato al commercio, alla fine, e solo per magnanimità, uno fra gli ultimi mercatini del sabato sera in piazza, si è fatto. “Ma è stata scritta un’ordinanza? A chi risulta? Dice Leo. Allora ci hanno preso in giro. Perché se loro dicono che l’hanno fatta, come mai non è stato informato il presidente della Pro Loco? Lui dice che non ha avuto nessuna notifica. Io ho un sospetto. Che non hanno fatto proprio niente. Non ci hanno proprio tutelato. Noi, che siamo del luogo, che li abbiamo votati, abbiamo creduto in loro, noi che paghiamo le tasse, non veniamo ascoltati. In questo momento sono molto arrabbiato. Vengono a vendere da fuori, fittano un negozio con una licenza per tre mesi, trovano i negozi facilmente, concordano di pagare qualunque prezzo, poi vanno via a fine estate, non pagano i fitti dovuti e si portano i soldi via da qui! Chiunque vende quello che vuole e dovunque. Nei lidi, a ridosso delle spiagge. Poi vengono i vù cumprà a centinaia…è una giungla. E il mercato? E la sporcizia che si lascia? Le centinaia di buste di plastica che poi galleggiano nel porto? Non ci tutelano”.

Le cose da dire, quelle che abbiamo ascoltato dai commercianti, dai ristoratori, sono tante, ancora troppe, fino a riempire un’altra pagina e oltre. Ci viene da domandare a chi di dovere: ‘Cosa ha pensato di programmare fin qui un assessore con delega al commercio? Sarà per  sbaglio, per difetto visivo o uditivo che non si riesce a vedere, a sentire, a partecipare, seriamente, allo sconforto dei concittadini paganti tasse? E’ così difficile gestire questa barca o si è troppo distratti da altro? Vedremo mai effettuare con una magnifica virata, il tentativo di cambiare una rotta che porta questa piccola (si fa per dire) economia solo in alto mare?’ Come già domandato nel precedente articolo sull’argomento ‘mercatino’ ribadiamo: cui prodest?

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