Telenovela Pd, segreteria regionale boccia candidatura Alfieri: «E’ imputato»

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Telenovela Pd, segreteria regionale boccia candidatura Alfieri: «E’ imputato»

Il partito Democratico è spaccato e non è un buon modo di arrivare alle prossime elezioni regionali. Dai palazzi di Roma parte l’avvertimento di «non candidare nelle liste del partito indagati o imputati» e la segretaria regionale, Assunta Tartaglione, liquida il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, «perchè è imputato». Il primo cittadino è coinvolto nella maxi inchiesta sugli appalti alla Provincia. Ma se questa è la linea adottata dai vertici del partito, trema la poltrona di Vincenzo De Luca, l’ex sindaco di Salerno candidato a governatore ma condannato in primo grado. A Salerno il Pd è in massimo stato di allerta e si prepara alla difensiva. Il segretario Nicola Landolfi ha rigettato l’imposizione annunciata in assemblea regionale e ha chiesto che se Alfieri dovesse essere sostituito, a quel punto si devono rimettere in discussione tutti i nomi dei candidati. «Sono stato rieletto sindaco con il 90% delle preferenze. È la Costituzione a dirmi che sono innocente fino al terzo grado di giudizio – tuona Franco Alfieri al Corriere del Mezzogiorno di Salerno -. La mia candidatura è in linea con il regolamento e il codice etico del Pd. Quindi vado avanti e oggi inizia per me la campagna elettorale. Voi mi state mettendo nel tritacarne e avete consentiti a depennare il mio nome e distruggere la mia dignità».

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