Vallo della Lucania, 13enne bullizzato: indagini in corso. Docenti: «Restituire a scuola ruolo guida»
| di Luigi Martino
Proseguono le indagini dei carabinieri sul brutale episodio di bullismo avvenuto nei giorni scorsi a Vallo della Lucania, dove un ragazzo di 13 anni è stato aggredito, inseguito e picchiato da un gruppo di coetanei all’uscita da scuola.
Il video dell’aggressione, diffuso sui social, ha fatto il giro del web e potrebbe rivelarsi decisivo per l’identificazione dei responsabili. Tra i presunti partecipanti ci sarebbero anche ragazzi maggiorenni, di 20 e 21 anni.
L’episodio, che ha scosso la comunità cilentana, continua a suscitare indignazione e prese di posizione da parte di associazioni, docenti e genitori.
Il Coordinamento Nazionale Docenti della disciplina dei Diritti Umani ha condannato duramente l’accaduto, parlando di “un fatto grave che mostra non solo la violenza fisica ma anche quella psicologica e sociale di un gruppo incapace di empatia”.
«Il comportamento del branco – si legge nella nota – non è soltanto espressione di prevaricazione, ma anche di fragilità collettiva, segno della perdita di riferimenti educativi e morali».
Gli insegnanti sottolineano inoltre l’urgenza di avviare percorsi di alfabetizzazione emotiva e di educazione all’affettività nelle scuole, per insegnare ai ragazzi a riconoscere le proprie emozioni e quelle degli altri.
Il Coordinamento ha poi richiamato l’attenzione sull’uso dei social, sempre più spesso amplificatori di violenza e sofferenza. «Dietro ogni gesto di brutalità – hanno aggiunto – si nasconde un bisogno distorto di identità. È necessario restituire alla scuola il ruolo di guida e di comunità educativa».
La vicenda, ancora al vaglio degli inquirenti, potrebbe portare a denunce per lesioni aggravate e violenza di gruppo. Intanto il video dell’aggressione è già nelle mani dei carabinieri.
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