Vele Camerota, Scarpitta: «Vicenda Mingardo? Non sapevo Legambiente fosse tribunale»

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Vele Camerota, Scarpitta: «Vicenda Mingardo? Non sapevo Legambiente fosse tribunale»

«Bene, con la risposta ufficiale di un componente del direttivo nazionale di Legambiente, abbiamo capito che il declassamento di Camerota da 5 a 3 Vele in un solo anno, non è dovuto ad una questione di parametri ma bensì ad un processo e una rapida sentenza emessa dal tribunale di Legambiente». Non si placa la polemica inerente al declassamento di Camerota da 5 a 3 Vele di Legambiente. Dopo la risposta di Michele Buonomo, componente del direttivo nazionale, arriva la nota del sindaco di Camerota, Mario Salvatore Scarpitta.

«Si, perchè Legambiente, con questa risposta ha fatto crollare definitivamente la credibilità di questo riconoscimento. Prima domanda: Legambiente (come recita il sito web ufficiale) è un’associazione senza fini di lucro, fatta di cittadini e cittadine che hanno a cuore la tutela dell’ambiente oppure una nuova autorità a cui è affidata l’amministrazione della giustizia italiana?» scrive Scarpitta.

A detta di Michele Buonomo, infatti, oggi nel direttivo nazionale di Legambiente e già presidente di Legambiente Campania, il passaggio da 5 Vele a 3 Vele per il Comune di Camerota, è dovuto alle «polemiche che hanno interessato questo territorio perché il tipo di intervento per la messa in sicurezza del costone del Mingardo che si è scelto di fare era veramente invasivo».

«Attenzione – sottolinea Scarpitta – invasivo lo ha deciso lui. Perchè al momento quell’intervento, preceduto da una somma urgenza e da un diktat della Prefettura e del comando dei vigili del fuoco che intimavano la chiusura della strada e interventi di ripristino e messa in sicurezza urgenti, non è stato oggetto di sentenze giuridiche da parte di alcun tribunale. Questa risposta consegna una dimensione ancora più illogica e ci lascia maggiormente perplessi e allibiti».

«Tornando alla questione del Mingardo – si legge ancora nella nota – come recitano i documenti, l’esplosivo, biodegradabile e ad impatto zero, è stato individuato dagli esperti come unico metodo possibile per rimuovere quella vecchia frana che presentava crepe vistose e metteva a repentaglio l’incolumità dei cittadini e l’integrità di una arteria ritenuta dai piani di protezione civile come «via di fuga fondamentale per il territorio». Un’amministrazione e un sindaco che hanno agito per mettere in sicurezza la propria gente e per permettere l’apertura definitiva di una strada che conduce – tra le altre cose – agli ospedali di Vallo e Sapri, viene punita dal tribunale di Legambiente».

«Quindi le Vele di Legambiente non vengono consegnate in base a dei punteggi precisi come indicato sul sito e durante la cerimonia di consegna ma bensì attraverso a sentenze affrettate prive di fondamento logico e giuridico. A questo, poi, aggiungiamo che lo stesso Buonomo, l’anno scorso, durante la Festa del Mare e dei Pescatori, ha fatto visita a Camerota e ha partecipato ad un incontro pubblico insieme ai volontari della stazione zoologica di Napoli dell’Anton Dohrn. Sapete perchè? Perchè Camerota, nel 2022, anno di riferimento per le 3 Vele, è stata la località che ha collezionato il maggior numero di nidi di tartaruga Caretta Caretta. La natura consegna il massimo dei riconoscimenti a Camerota; l’associazione che dice di tutelare la natura, invece, la declassa con processi inventati. Che paradosso» chiosa Scarpitta.

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